#Riallacciamoilnasone: consegnata alla Sindaca la lettera per la riapertura dei "nasoni"
Ieri, lunedì 2 ottobre, è stata consegnata una lettera alla sindaca di Roma Virginia Raggi – firmata da Associazione 21 luglio, Terra! e Coordinamento Romano Acqua Pubblica – nell’ambito della Conferenza dei Sindaci Ato2 per chiedere che “vengano rese pubbliche dall’Amministrazione Capitolina le misure di limitazione dell’utilizzo dell’acqua intraprese durante il periodo estivo” e contestualmente viene sollecitata l’immediata riapertura dei “nasoni”, le fontanelle pubbliche chiuse negli ultimi mesi. È proprio con questa lettera che le associazioni hanno lanciato la campagna #RiallacciamoilNasone, per spingere l’Amministrazione a tornare sui suoi passi.
Tutto è iniziato a luglio scorso, quando Acea ha proposto di chiudere le 2800 fontanelle della Capitale per rispondere alla siccità che stava gravemente affliggendo il lago di Bracciano. In quell’occasione, Associazione 21 luglio insieme a numerose altre organizzazioni si era mobilitata per difendere il diritto inalineabile di accesso all’acqua, inserito nel 2010 dall’ONU nella Dichiarazione Universale di Diritti dell’Uomo. D’altronde, i dati della stessa Acea testimoniavano che i “nasoni” sprecano appena l’1% del fabbisogno idrico di Roma e da subito le organizzazioni coinvolte avevano sottolineato come la chiusura sarebbe stata un gesto inutile e dannoso, perché avrebbe colpito centinaia di migliaia di soggetti privi di altre fonti di approvvigionamento, dai senzatetto ai migranti, fino alle famiglie rom, senza risolvere concretamente il problema degli sprechi.
Dopo un’iniziale impegno da parte dell’assessore all’Ambiente, Pinuccia Montanari, che aveva promesso di accogliere le sollecitazioni, decine di “nasoni” hanno continuato ad essere chiusi. Una mossa ingiusta e scorretta, di cui da oggi torniamo a chiedere conto alla sindaca e alla sua giunta. Come azionista di Acea, il Comune di Roma deve adoperarsi per una riapertura immediata dei nasoni prosciugati, pubblicare la mappa delle chiusure e dichiarare quanto ha inciso questa operazione sugli sprechi idrici complessivi del servizio idrico.
Tutti i cittadini possono segnalare la posizione dei nasoni chiusi grazie alla mappa interattiva realizzata dal collettivo ReTer.