L'unità di strada socio-sanitaria per donne e bambini ai margini
Per intervenire sulla facilitazione dell’accesso ai servizi socio-sanitari da parte di donne e bambini in condizione di disagio e marginalità, l’unità di strada del progetto Casa Sar San ha ottenuto importanti risultati nei suoi primi due anni e mezzo di lavoro.
In questo periodo di riferimento ha supportato circa cento persone tra donne, uomini e bambini che hanno avuto accesso ripetuto a visite specialistiche, esami o vaccinazioni e a cui è stato rilasciato il codice ENI.
A partire da febbraio dell’anno prossimo l’unità di strada diventerà uno sportello vero e proprio e sarà una delle attività ospitate dall’Ex Fienile di Tor Bella Monaca, dove continuerà a orientare le famiglie ai servizi medici del territorio, nell’ottica di una riduzione degli accessi ai servizi d’emergenza (come il pronto soccorso) e per indirizzare verso una fruizione dei servizi sanitari su base regolare (visite di routine o specialistiche come ad esempio ginecologo o pediatra).
L’approccio di questo servizio non è mai stato di tipo assistenzialistico, ma è piuttosto finalizzato all’acquisizione di autonomia e indipendenza. Solitamente l’equipe accompagna le donne e i minori ai servizi, trasmettendo loro informazioni utili, mostrando dove andare e cosa è necessario fare così che in un secondo momento possano agire in maniera completamente autonoma.
Nonostante le difficoltà quotidiane, tra pregiudizi da parte di alcuni operatori sanitari e la conseguente scarsa fiducia nei servizi da parte delle famiglie, il progetto ha riscontrato fino ad ora dei risultati molto positivi. Nel corso del tempo, molti destinatari del progetto hanno acquisito una totale autonomia nell’accesso ai servizi e hanno supportato a loro volta altre famiglie, fornendo loro informazioni e accompagnandole nelle strutture. Un risultato quest’ultimo che può essere considerato tra i più incoraggianti e soddisfacenti per gli operatori che quotidianamente operano sul campo.