Il progetto Toy alla conferenza internazionale ISSA
Francesca Petrucci (Associazione 21 luglio) e Giulia Cortellesi (ICDI) hanno partecipato alla Conferenza internazionale di ISSA (International Step by Step Association) che si è tenuta a Gand, Belgio, dal 4 al 6 ottobre. Insieme hanno presentato TOY for Inclusion (realizzato in Italia da Associazione 21 luglio, Casa della Comunità Speranza e Cubo Libro), un progetto che promuove l’implementazione di Toy libraries (biblioteche del giocattolo) oltre che di servizi e pratiche inclusive per lo sviluppo della prima infanzia dei bambini rom. Le biblioteche del giocattolo sono diffuse in molti paesi d’Europa e costituiscono un luogo di incontro multiculturale e inter-generazionale, raggiungibile facilmente da famiglie rom e non rom.
Ecco alcuni numeri per dare un’idea della platea di Gand: circa 450 partecipanti provenienti da 60 paesi del mondo, un pubblico di ricercatori, educatori e decisori politici operanti nell’ambito della prima infanzia. Si sono tenute oltre 101 presentazioni su questo argomento e 11 visite sul campo a progetti virtuosi ed esemplari per la replicazione di buone pratiche.
La presentazione delle due rappresentanti del progetto TOY si è focalizzato sulla situazione di emarginazione che colpisce i bambini rom che vivono in emergenza abitativa a Roma (condizioni igieniche precarie e difficoltà di accesso a servizi di base quali le cure mediche e la scolarizzazione) e sull’opportunità offerta dall’approccio inclusivo di TOY: servizi integrati per le famiglie e i loro figli, lo scambio di conoscenze e saperi tra bambini e adulti, l’apprendimento attraverso giocattoli e libri di qualità. In particolare si sono analizzate le varie fasi di implementazione del progetto nella biblioteca Cubo Libro a Tor Bella Monaca, che inaugurerà le attività di toy library a gennaio 2018, contemporaneamente ad una biblioteca del giocattolo a Mazara del Vallo.
Durante il loro soggiorno a Gand, Francesca e Giulia hanno avuto l’opportunità – grazie al partner belga VBJK – di conoscere i bambini che frequentano la toy library locale, una struttura che opera sul territorio da circa vent’anni.
«Conoscere tante persone che si occupano di prima infanzia provenienti da tutto il mondo e vedere come le pratiche locali possano incidere fortemente sui cambiamenti globali e quindi sulle decisioni politiche (grazie anche al networking di associazioni organizzazioni e istituzioni che ISSA sta promuovendo da anni) – ha commentato Francesca di ritorno da questa esperienza – mi ha fatto tornare in Italia con una maggiore motivazione e una gran voglia di continuare a lavorare per e con i più piccoli in situazioni di disagio sociale, culturale o economico, affinché vengano garantiti i loro diritti fondamentali».
IL PROGETTO TOY IN EUROPA
IL PROGETTO TOY IN ITALIA