Rukeli eroe e vittima del nazifascismo nello spettacolo di Maurizio Vacca
Il 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria ma manca un riconoscimento ufficiale del genocidio del popolo rom e sinto perpetrato dal regime nazi-fascista: il “Porrajmos” (grande divoramento) o “Samudaripen” (tutti morti), in lingua romanés.
Associazione 21 luglio e la Giornata della Memoria
Associazione 21 luglio celebrerà questa giornata con un convegno “PORRAJMOS. La persecuzione dei rom e dei sinti in Italia durante il Fascismo” presso il Comune di Gioia del Colle. A seguire uno spettacolo dedicato a “Rukeli”, grande campione di boxe e vittima del regime perché appartenente al popolo sinto. La rappresentazione “IL MIO INV(F)ERNO…vita da zingaro” è scritto e diretto da Maurizio Vacca e co-prodotto da Sic! ProgettAzioni Culturali e Comune di Gioia del Colle in collaborazione con l’Università della Terza Età di Gioia del Colle. Le musiche originali saranno affidate al gruppo musicale C.F.F.
Scheda dello spettacolo
(di SIC! ProgettAzioni Culturali)
“IL MIO INV(F)ERNO…vita da zingaro” è la storia di un uomo ed allo stesso tempo la storia di un intero popolo.
Berlino, 1933.
Danzava, lo zingaro. E vinceva. Saltellava, colpiva veloce. Una carriera folgorante.
Campione tedesco dei pesi medi. Dopo sei round l’ariano Witt era a pezzi. In prima fila c’era un gerarca nazista, presidente dell’associazione pugili tedeschi, che ordinò di annullare l’incontro. Il pubblico esplose di rabbia e alla fine il titolo fu assegnato. I nazisti sfiorarono il linciaggio.
Campo di concentramento di Neuengamme, 1943.
Un uomo denutrito con indosso i guantoni da boxe, crolla nel fango. Non è chiaro cosa sia successo: si sa che ci sono stati degli spari. Lo avevano massacrato di botte. Sapendoche era stato un campione, gli infilavano i guantoni e lo facevano a pezzi: «Adesso difenditi, zingaro», gli urlavano le SS. Il suo nome è Johann “Rukeli” Trollmann.
La storia di Johann Trollmann è una delle più straordinarie e meno raccontate del Terzo Reich. Meno raccontate per un solo motivo: “Rukeli” era un sinto. Eppure la vicenda umana e sportiva di “Rukeli” è, con tutto il suo carico di dolore, ingiustizia, discriminazione e razzismo, una vicenda eccezionale ed emblematica. Aveva uno stile all’avanguardia: veloce sulle gambe, quasi danzante, colpi brevi e formidabili. Roba «animalesca», secondo le camicie brune, «effeminata», niente a che vedere con «il vero pugilato ariano». Non era accettabile che un sinto avesse vinto il titolo contro Adolf Witt… una settimana dopo quel 9 giugno in cui “Rukeli” ebbe il titolo, il titolo gli fu tolto. L’affronto di quella vittoria doveva essere vendicato. Fu organizzato un nuovo incontro, questa volta contro Gustav Eder, che successivamente sarà campione europeo: una sconfitta annunciata, anzi preparata con cura.
Proibirono a Trollmann di muoversi dal centro del ring, gli dissero che se avesse «danzato» schivando i colpi gli avrebbero tolto la licenza. Johann doveva perdere, e basta. Johann lo sapeva…e fu l’inizio di un lungo inv(f)erno…
“Rukeli” si presentò sul ring con i capelli tinti di biondo-oro e con tutto il corpo cosparso di farina. Consapevole di andare a farsi massacrare, con questo gesto provocatorio si prese gioco di tutta la retorica del «combattente ariano» con cui la propaganda nazista aveva gonfiato e avvelenato il paese.
Gli anni seguenti furono un rapido viaggio nell’inv(f)erno del nazismo.
I sinti e i rom – che vennero degradati al livello «non-umano» degli ebrei, furono obbligati in molti casi a farsi sterilizzare. Trollmann, nel ’42, venne arrestato dalla Gestapo e deportato nel lager di Neuengamme. “Rukeli” Trollmann, nel 1943, finì nel fango di Neuengamme, con addosso solo i suoi guantoni da boxe.
Con questo spettacolo vogliamo provare ad entrare, in punta di piedi, nella vita di un uomo, nel suo privato, tra i suoi affetti. Ci lasceremo raccontare/cantare la sua vita da coloro che sono stati al suo fianco (una madre silenziosa ma presente, una moglie soggetto delle sue attenzioni). Affetti famigliari, ascesa professionale, vittorie, sconfitte si intrecceranno alle tante storie di un periodo buio della nostra storia; la cronaca degli eventi (politici e sportivi di quel tempo) farà da cornice ad un quotidiano denso di speranze…
Attraverso immagini (libretto di sala realizzato dall’illustratore Valerio Pastore con la tecnica della graphic novel), suoni (colonna sonora originale eseguita dal vivo), testo, racconteremo di un uomo che osò sfidare il regime nazista, consapevole che ciò lo avrebbe pagato a caro prezzo.