Napoli, no a un nuovo campo segregante per i rom
[tfg_social_share]L’Associazione 21 luglio, il Centro Europeo per i Diritti dei Rom (European Roma Rights Centre, ERRC) e OsservAzione, il 21 novembre hanno inviato una lettera al Comune di Napoli per esprimere la loro preoccupazione in merito al piano del Comune di sgomberare la comunità rom di Cupa Perillo, e rialloggiare soltanto la metà di essa in un nuovo campo segregante.
Le organizzazioni hanno sottolineato che queste politiche serviranno soltanto a consolidare la segregazione piuttosto che favorire la piena inclusione sociale, in violazione di quanto stabilito dai parametri legali nazionali e dell’Unione Europea.
Come confermato da Roberta Gaeta, assessore alle politiche sociali, in occasione di un incontro pubblico tenutosi il 21 Novembre, il Comune di Napoli progetta di sgomberare gli attuali campi informali di Cupa Perillo. Il Comune intende utilizzare circa 7 milioni di Fondi Europei per lo Sviluppo Regionale (FESR) per costruire un nuovo campo segregante nella stessa area in cui alloggiare circa metà dell’attuale popolazione dei campi informali, in contrasto con gli obblighi legali nazionali e internazionali. Le autorità locali inoltre non hanno chiarito cosa accadrà alla restante parte della popolazione (circa 400 persone) che attualmente vive nei campi informali di Cupa Perillo dopo lo sgombero.
Le organizzazioni firmatarie hanno scritto alla Commissione Europea per segnalare lo sgombero pianificato e la costruzione di un altro campo segregante con fondi europei. Nella sua risposta la Commissione Europea ha chiarito che «il progetto […] non sembrerebbe in linea con gli obiettivi dei FESR», opponendosi così a quanto pianificato dal Comune di Napoli per l’utilizzo dei summenzionati fondi.
Per tali motivi Associazione 21 luglio, ERRC e OsservAzione chiedono con urgenza al Comune di Napoli di rispettare i parametri legali europei e nazionali e chiedono con forza di non costruire un altro campo segregante per la comunità rom, ma di fornire invece a tutti gli abitanti dei campi informali di Cupa Perillo (circa 800) soluzioni abitative accessibili in un ambiente integrato supportando l’inclusione abitativa con misure specifiche in settori chiave quali l’istruzione, la salute e il lavoro.
Il presente comunicato stampa è disponibile anche in inglese sul sito dell’ERRC.
La lettera al Comune di Napoli è disponibile in inglese e italiano