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Le delibere di Accogliamoci approdano in Campidoglio

Le due delibere di iniziativa popolare promosse dalla campagna Accogliamoci – per il superamento dei “campi rom” e per una riforma dell’accoglienza dei rifugiati a Roma – dovranno essere discusse dal Campidoglio entro sei mesi.
Questa mattina i promotori della campagna hanno consegnato oltre 6 mila firme al Comune di Roma, superando così il numero di sottoscrizioni necessarie affinché una delibera di iniziativa popolare venga obbligatoriamente discussa dall’Assemblea capitolina.
Per i promotori della Campagna – lanciata lo scorso giugno da una coalizione di associazioni composta da Radicali Roma, Associazione 21 luglio, A Buon Diritto, Possibile, Cild, Arci Roma, Un Ponte per, Asgi e Zalab – il successo della raccolta firme e il coinvolgimento diretto di un così alto numero di cittadini rappresentano per l’Amministrazione di Roma Capitale una occasione importante per affrontare finalmente in maniera strategica due questioni decisive per la città.
«La situazione dei rom e dei rifugiati nella Capitale non può più essere affrontata attraverso un approccio emergenziale, come le varie amministrazioni capitoline che si sono succedute nel corso degli anni hanno continuato a fare – affermano i promotori della campagna -. Soprattutto all’indomani dello scandalo di Mafia Capitale, urge un’inversione di tendenza rispetto al passato: i cittadini che hanno aderito ad Accogliamoci chiedono una Capitale senza più ruspe né ghetti, senza più violazioni dei diritti umani e inutile spreco di risorse pubbliche».
La delibera sul tema rom prevede il superamento della “politica dei campi” attraverso la chiusura progressiva dei sette “villaggi della solidarietà” e dei tre “centri di raccolta rom” presenti oggi a Roma – in cui uomini, donne e bambini vivono in condizioni precarie ai margini della società – garantendo alle famiglie rom e sinte l’accesso a percorsi di inclusione abitativa e sociale, come previsto dalla Strategia Nazionale di Inclusione di Rom, Sinti e Camminanti.
L’altra delibera di iniziativa popolare mira alla riorganizzazione del sistema di accoglienza dei richiedenti asilo e dei rifugiati a Roma definendo politiche di inclusione efficaci – e monitorate da organizzazioni indipendenti – che non si limitino alla prima assistenza, ma tutelino realmente il diritto d’asilo superando il sistema dei grandi centri profughi attraverso un’accoglienza diffusa e integrata sul territorio: centri di dimensioni contenute e piccoli gruppi che consentano ai beneficiari di entrare in relazione col territorio e di acquisire una propria autonomia e un’autentica inclusione sociale.
Hanno aderito alla campagna personalità del mondo politico, tra cui Emma Bonino, Luigi Manconi, Riccardo Magi, Giuseppe Civati, Rita Bernardini, Furio Colombo, Khalid Chaouki e Fabrizio Barca. L’attore Elio Germano e il cantante Piotta hanno realizzato una divertente intervista doppia a sostegno dell’iniziativa.
«La chiusura positiva della raccolta firme rappresenta solo il primo passo della campagna Accogliamoci. Da questo momento in poi sarà nostro compito vigliare sull’impegno dell’Amministrazione capitolina a discutere le due delibere e esortarla ad avere il coraggio di mettere in campo politiche inclusive che liberino la città dai ghetti, dai diritti calpestati e dai muri dell’intolleranza», concludono i promotori dell’iniziativa.
GUARDA IL VIDEO del concerto per la chiusura della raccolta firme con gli interventi di Emma Bonino, Luigi Manconi, Carlo Stasolla e Riccardo Magi.

Accogliamoci: nel "campo rom" di Castel Romano

“Campo rom” di Castel Romano, il più grande di Roma, costato, nel solo 2013, oltre 5 milioni di euro al Comune (di cui nulla è stato utilizzato per l’inclusione sociale dei circa mille rom che vi vivono). Dall’inchiesta denominata “Mondo di Mezzo” sono emersi i forti interessi, su questo “villaggio della solidarietà”, di Mafia Capitale e del ras delle cooperative Salvatore Buzzi.
Proprio in questo luogo, emblema del malaffare che ruota attorno ai rom nella Capitale e della politica segregante attuata nei confronti di tali comunità, il comitato promotore della campagna Accogliamoci, invitato da una parte dei rom del “campo”, si è recato per illustrare alla comunità le due delibere di iniziativa popolare per le quali la campagna ha avviato una raccolta firme. Una delle due delibere riguarda infatti il superamento dei campi rom nella Capitale attraverso percorsi efficaci di inclusione sociale. L’altra delibera riguarda invece la riforma del sistema di accoglienza per i rifugiati.

«Firmiamo perché non ce la facciamo più a stare nei ghetti, come animali, senza futuro e senza alcuna possibilità di vivere come il resto dei cittadini – affermano alcuni abitanti del “campo” – Vogliamo una vita diversa per i nostri figli, che sono nati e cresciuti qui in Italia. Una vita da cittadini italiani ed europei».
«Questa è mia figlia: guardatela. Ha appena venti giorni di vita. Guardate dove è nata. Guardate dove è costretta a vivere – spiega Dragan*, che vive a Castel Romano insieme alla moglie e a quattro figli -. Vivrà in un posto lontano da tutto e dimenticato da tutti. Noi non vogliamo vivere così, ma è in posti come questi che le istituzioni italiane ci hanno “rinchiuso”, negandoci la possibilità di vivere come e con il resto della società. Eppure io mi sento italiano al 100%: sono nato in Bosnia, ma sono qui da quando ero molto piccolo. E come un cittadino italiano, con un lavoro regolare, n una casa, con una vita normale, che vorrei vivere insieme alla mia famiglia».
Per essere discusse in Campidoglio le due delibere promosse dalla campagna Accogliamoci –  di cui l’Associazione 21 luglio fa parte insieme a molte altre associazioni – devono essere firmate da almeno 5 mila cittadini residenti a Roma oppure che vivono e lavorano nella Capitale. Al raggiungimento dell’obiettivo mancano poco meno di mille firme.
L’iniziativa, nei giorni scorsi, è stata sostenuta dall’attore Elio Germano e dal cantante Piotta, attraverso una divertente intervista doppia per smontare stereotipi e pregiudizi su rom e sinti. Insieme a loro altre personalità del mondo politico hanno sottoscritto le due proposte, tra cui Emma Bonino, Pippo Civati, Luigi Manconi, Rita Bernardini, Furio Colombo ma anche Khalid Chaouki e Fabrizio Barca del Partito Democratico. Adesioni anche dal mondo della musica. I banchetti sono stati ospitati in diversi concerti romani come quelli dei Modena City Ramblers e dei Sud Sound System che hanno visto la sottoscrizione dell’iniziativa da parte dei componenti delle band.
Per aderire all’iniziativa, per partecipare ai banchetti di raccolta firme, per ritirare i moduli da compilare e per tutte le informazioni sulla campagna consultare il sito della campagna www.accogliamoci.it oppure la pagina Facebook.
 
* il nome è di fantasia

Accogliamoci: nel "campo rom" di Castel Romano

“Campo rom” di Castel Romano, il più grande di Roma, costato, nel solo 2013, oltre 5 milioni di euro al Comune (di cui nulla è stato utilizzato per l’inclusione sociale dei circa mille rom che vi vivono). Dall’inchiesta denominata “Mondo di Mezzo” sono emersi i forti interessi, su questo “villaggio della solidarietà”, di Mafia Capitale e del ras delle cooperative Salvatore Buzzi.
Proprio in questo luogo, emblema del malaffare che ruota attorno ai rom nella Capitale e della politica segregante attuata nei confronti di tali comunità, il comitato promotore della campagna Accogliamoci, invitato da una parte dei rom del “campo”, si è recato per illustrare alla comunità le due delibere di iniziativa popolare per le quali la campagna ha avviato una raccolta firme. Una delle due delibere riguarda infatti il superamento dei campi rom nella Capitale attraverso percorsi efficaci di inclusione sociale. L’altra delibera riguarda invece la riforma del sistema di accoglienza per i rifugiati.

«Firmiamo perché non ce la facciamo più a stare nei ghetti, come animali, senza futuro e senza alcuna possibilità di vivere come il resto dei cittadini – affermano alcuni abitanti del “campo” – Vogliamo una vita diversa per i nostri figli, che sono nati e cresciuti qui in Italia. Una vita da cittadini italiani ed europei».
«Questa è mia figlia: guardatela. Ha appena venti giorni di vita. Guardate dove è nata. Guardate dove è costretta a vivere – spiega Dragan*, che vive a Castel Romano insieme alla moglie e a quattro figli -. Vivrà in un posto lontano da tutto e dimenticato da tutti. Noi non vogliamo vivere così, ma è in posti come questi che le istituzioni italiane ci hanno “rinchiuso”, negandoci la possibilità di vivere come e con il resto della società. Eppure io mi sento italiano al 100%: sono nato in Bosnia, ma sono qui da quando ero molto piccolo. E come un cittadino italiano, con un lavoro regolare, n una casa, con una vita normale, che vorrei vivere insieme alla mia famiglia».
Per essere discusse in Campidoglio le due delibere promosse dalla campagna Accogliamoci –  di cui l’Associazione 21 luglio fa parte insieme a molte altre associazioni – devono essere firmate da almeno 5 mila cittadini residenti a Roma oppure che vivono e lavorano nella Capitale. Al raggiungimento dell’obiettivo mancano poco meno di mille firme.
L’iniziativa, nei giorni scorsi, è stata sostenuta dall’attore Elio Germano e dal cantante Piotta, attraverso una divertente intervista doppia per smontare stereotipi e pregiudizi su rom e sinti. Insieme a loro altre personalità del mondo politico hanno sottoscritto le due proposte, tra cui Emma Bonino, Pippo Civati, Luigi Manconi, Rita Bernardini, Furio Colombo ma anche Khalid Chaouki e Fabrizio Barca del Partito Democratico. Adesioni anche dal mondo della musica. I banchetti sono stati ospitati in diversi concerti romani come quelli dei Modena City Ramblers e dei Sud Sound System che hanno visto la sottoscrizione dell’iniziativa da parte dei componenti delle band.
Per aderire all’iniziativa, per partecipare ai banchetti di raccolta firme, per ritirare i moduli da compilare e per tutte le informazioni sulla campagna consultare il sito della campagna www.accogliamoci.it oppure la pagina Facebook.
 
* il nome è di fantasia

ACCOGLIAMOCI. Per una Capitale senza ghetti né ruspe

ACCOGLIAMOCI
PER UNA CAPITALE SENZA GHETTI NÉ RUSPE

Presentazione delle delibere di iniziativa popolare
per il superamento dei campi rom e la riforma dell’accoglienza ai rifugiati a partire da Roma

Sabato 13 giugno, ore 11.00, Campidoglio – Sala della Piccola Protomoteca

Intervengono:

Emma BONINO, Partito Radicale
Luigi MANCONI, presidente della Commissione diritti umani del Senato e di A Buon Diritto
Riccardo MAGI, presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale a Roma
Carlo STASOLLA, presidente dell’Associazione 21 Luglio
Patrizio GONNELLA, portavoce della Cild – Coalizione italiana Libertà e Diritti civili
Claudio GRAZIANO, responsabile immigrazione di Arci Roma
Salvatore FACHILE, Asgi – Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione
Giuseppe CIVATI, E’ Possibile
Rita BERNARDINI, segretaria di Radicali Italiani

Introduce e modera
Alessandro CAPRICCIOLI, segretario di Radicali Roma

Accogliamoci è un’iniziativa di:
Radicali Roma, A Buon Diritto, Arci Roma, Asgi, Associazione 21 Luglio, Cild, E’ Possibile, Un Ponte Per, ZaLab

I giornalisti interessati sono pregati di inviare una email a info@accogliamoci.it entro le ore 20 di venerdì 12 giugno.

L’accesso per la stampa alla Piccola Protomoteca è previsto dal Portico del Vignola.

Per info: Alice Gussoni 347 449 17 24

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