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Accogliamoci: nel "campo rom" di Castel Romano

“Campo rom” di Castel Romano, il più grande di Roma, costato, nel solo 2013, oltre 5 milioni di euro al Comune (di cui nulla è stato utilizzato per l’inclusione sociale dei circa mille rom che vi vivono). Dall’inchiesta denominata “Mondo di Mezzo” sono emersi i forti interessi, su questo “villaggio della solidarietà”, di Mafia Capitale e del ras delle cooperative Salvatore Buzzi.
Proprio in questo luogo, emblema del malaffare che ruota attorno ai rom nella Capitale e della politica segregante attuata nei confronti di tali comunità, il comitato promotore della campagna Accogliamoci, invitato da una parte dei rom del “campo”, si è recato per illustrare alla comunità le due delibere di iniziativa popolare per le quali la campagna ha avviato una raccolta firme. Una delle due delibere riguarda infatti il superamento dei campi rom nella Capitale attraverso percorsi efficaci di inclusione sociale. L’altra delibera riguarda invece la riforma del sistema di accoglienza per i rifugiati.

«Firmiamo perché non ce la facciamo più a stare nei ghetti, come animali, senza futuro e senza alcuna possibilità di vivere come il resto dei cittadini – affermano alcuni abitanti del “campo” – Vogliamo una vita diversa per i nostri figli, che sono nati e cresciuti qui in Italia. Una vita da cittadini italiani ed europei».
«Questa è mia figlia: guardatela. Ha appena venti giorni di vita. Guardate dove è nata. Guardate dove è costretta a vivere – spiega Dragan*, che vive a Castel Romano insieme alla moglie e a quattro figli -. Vivrà in un posto lontano da tutto e dimenticato da tutti. Noi non vogliamo vivere così, ma è in posti come questi che le istituzioni italiane ci hanno “rinchiuso”, negandoci la possibilità di vivere come e con il resto della società. Eppure io mi sento italiano al 100%: sono nato in Bosnia, ma sono qui da quando ero molto piccolo. E come un cittadino italiano, con un lavoro regolare, n una casa, con una vita normale, che vorrei vivere insieme alla mia famiglia».
Per essere discusse in Campidoglio le due delibere promosse dalla campagna Accogliamoci –  di cui l’Associazione 21 luglio fa parte insieme a molte altre associazioni – devono essere firmate da almeno 5 mila cittadini residenti a Roma oppure che vivono e lavorano nella Capitale. Al raggiungimento dell’obiettivo mancano poco meno di mille firme.
L’iniziativa, nei giorni scorsi, è stata sostenuta dall’attore Elio Germano e dal cantante Piotta, attraverso una divertente intervista doppia per smontare stereotipi e pregiudizi su rom e sinti. Insieme a loro altre personalità del mondo politico hanno sottoscritto le due proposte, tra cui Emma Bonino, Pippo Civati, Luigi Manconi, Rita Bernardini, Furio Colombo ma anche Khalid Chaouki e Fabrizio Barca del Partito Democratico. Adesioni anche dal mondo della musica. I banchetti sono stati ospitati in diversi concerti romani come quelli dei Modena City Ramblers e dei Sud Sound System che hanno visto la sottoscrizione dell’iniziativa da parte dei componenti delle band.
Per aderire all’iniziativa, per partecipare ai banchetti di raccolta firme, per ritirare i moduli da compilare e per tutte le informazioni sulla campagna consultare il sito della campagna www.accogliamoci.it oppure la pagina Facebook.
 
* il nome è di fantasia

Accogliamoci: nel "campo rom" di Castel Romano

“Campo rom” di Castel Romano, il più grande di Roma, costato, nel solo 2013, oltre 5 milioni di euro al Comune (di cui nulla è stato utilizzato per l’inclusione sociale dei circa mille rom che vi vivono). Dall’inchiesta denominata “Mondo di Mezzo” sono emersi i forti interessi, su questo “villaggio della solidarietà”, di Mafia Capitale e del ras delle cooperative Salvatore Buzzi.
Proprio in questo luogo, emblema del malaffare che ruota attorno ai rom nella Capitale e della politica segregante attuata nei confronti di tali comunità, il comitato promotore della campagna Accogliamoci, invitato da una parte dei rom del “campo”, si è recato per illustrare alla comunità le due delibere di iniziativa popolare per le quali la campagna ha avviato una raccolta firme. Una delle due delibere riguarda infatti il superamento dei campi rom nella Capitale attraverso percorsi efficaci di inclusione sociale. L’altra delibera riguarda invece la riforma del sistema di accoglienza per i rifugiati.

«Firmiamo perché non ce la facciamo più a stare nei ghetti, come animali, senza futuro e senza alcuna possibilità di vivere come il resto dei cittadini – affermano alcuni abitanti del “campo” – Vogliamo una vita diversa per i nostri figli, che sono nati e cresciuti qui in Italia. Una vita da cittadini italiani ed europei».
«Questa è mia figlia: guardatela. Ha appena venti giorni di vita. Guardate dove è nata. Guardate dove è costretta a vivere – spiega Dragan*, che vive a Castel Romano insieme alla moglie e a quattro figli -. Vivrà in un posto lontano da tutto e dimenticato da tutti. Noi non vogliamo vivere così, ma è in posti come questi che le istituzioni italiane ci hanno “rinchiuso”, negandoci la possibilità di vivere come e con il resto della società. Eppure io mi sento italiano al 100%: sono nato in Bosnia, ma sono qui da quando ero molto piccolo. E come un cittadino italiano, con un lavoro regolare, n una casa, con una vita normale, che vorrei vivere insieme alla mia famiglia».
Per essere discusse in Campidoglio le due delibere promosse dalla campagna Accogliamoci –  di cui l’Associazione 21 luglio fa parte insieme a molte altre associazioni – devono essere firmate da almeno 5 mila cittadini residenti a Roma oppure che vivono e lavorano nella Capitale. Al raggiungimento dell’obiettivo mancano poco meno di mille firme.
L’iniziativa, nei giorni scorsi, è stata sostenuta dall’attore Elio Germano e dal cantante Piotta, attraverso una divertente intervista doppia per smontare stereotipi e pregiudizi su rom e sinti. Insieme a loro altre personalità del mondo politico hanno sottoscritto le due proposte, tra cui Emma Bonino, Pippo Civati, Luigi Manconi, Rita Bernardini, Furio Colombo ma anche Khalid Chaouki e Fabrizio Barca del Partito Democratico. Adesioni anche dal mondo della musica. I banchetti sono stati ospitati in diversi concerti romani come quelli dei Modena City Ramblers e dei Sud Sound System che hanno visto la sottoscrizione dell’iniziativa da parte dei componenti delle band.
Per aderire all’iniziativa, per partecipare ai banchetti di raccolta firme, per ritirare i moduli da compilare e per tutte le informazioni sulla campagna consultare il sito della campagna www.accogliamoci.it oppure la pagina Facebook.
 
* il nome è di fantasia

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