Elba, Associazione 21 luglio scrive una lettera all'UNAR per l'espulsione di 33 rom
Tutto è iniziato per la presenza indesiderata di 33 rom sull’Isola d’Elba. Il 14 luglio scorso, il Comune di Portoferraio ha emesso un’Ordinanza di sgombero motivata dalla presenza di «un accampamento non autorizzato di nomadi..» così come di «accampamenti in altre zone del territorio». L’iniziativa è piaciuta ai sindaci dell’isola e tra il 14 e il 15 luglio, gli altri sette comuni dell’Elba hanno adottato un’Ordinanza fotocopia per vietare ogni tipo di campeggio, spiegando questa azione urgente con – così si legge nel documento – «motivi di igiene e sanità pubblica». In seguito a questi provvedimenti le famiglie rom che si trovavano sull’isola, sgomberate dopo l’emissione della prima ordinanza e vista l’estensione del divieto a tutta l’isola, sono state accompagnate dai Carabinieri su una nave messa a disposizione dalla compagnia Moby e lasciate, sempre in strada, a Piombino.
Di fronte a questi fatti, Associazione 21 luglio Onlus ha segnalato l’accaduto all’UNAR e si è rivolta al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, denunciando l’accaduto come comportamento rientrante nel novero della discriminazione indiretta verso gli appartenenti alla comunità rom e chiedendo di adottare le azioni ritenute opportune. «L’adozione in tutti i comuni dell’Isola d’Elba di ordinanze di tal fatta, di cui a partire da quella del Comune di Portoferraio», ha scritto Associazione 21 luglio nella lettera inviata all’UNAR, «si ritiene esser presente una motivazione etnica di fondo». A partire da questo provvedimento è scaturito, di fatto, una limitazione alla circolazione delle famiglie rom interessate che dietro accompagnamento coatto sono state costrette a lasciare l’Isola.
Foto di Il Fatto Quotidiano