Aggiornamenti sulla vicenda di Hasib Omerovic

In risposta all’interrogazione presentata dal deputato Riccardo Magi nella quale, in riferimento alla vicenda di Hasib Omerovic è stato chiesto:

Se, fatti salvi i profili di competenza dell’autorità giudiziaria, sia stata disposta un’indagine interna e a quali risultati abbia condotto; se in relazione alla gravità delle ipotesi di reato e agli atti illegittimi emersi dagli accertamenti, siano stati assunti dei provvedimenti cautelari nei confronti degli indagati

Questa la risposta dell’ On. Nicola Molteni, sottosegretario di Stato al Ministero dell’interno nell’aula del Parlamento il 18 novembre 2022:

Gli onorevoli interpellanti chiedono notizie in merito all’episodio, avvenuto a Roma lo scorso 25 luglio, nel corso del quale il signor Hasib Omerovic, di etnia rom, è precipitato dalla finestra della sua abitazione durante un sopralluogo effettuato dal personale del quattordicesimo distretto di pubblica sicurezza di Primavalle.

Attualmente, il signor Omerovic risulta essere ancora ricoverato presso il reparto di neuroriabilitazione ad alta intensità del policlinico “Gemelli” di Roma, in una condizione di minima coscienza e costantemente sottoposto a monitoraggio.

Come evidenziato anche dagli onorevoli interpellanti e sulla base delle notizie acquisite dal Ministero della Giustizia, la procura della Repubblica presso il tribunale di Roma in relazione all’episodio ha avviato un procedimento penale per i reati di false informazioni al pubblico ministero, falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici e tortura, delegando alle relative indagini le squadre mobili della questura di Roma.

Per rispondere agli specifici quesiti posti nell’atto di sindacato ispettivo parlamentare, riferisco che lo scorso settembre l’amministrazione ha adottato misure di carattere organizzativo e, in particolare, l’avvicendamento del dirigente del distretto, sostituito con un primo dirigente di PS, ritenuto particolarmente qualificato, e del funzionario addetto. Tali provvedimenti sono stati assunti rispettivamente con atto del capo della Polizia e del questore di Roma. Inoltre, in raccordo con gli organi inquirenti, sono stati disposti ulteriori atti organizzativi che hanno interessato i quattro dipendenti coinvolti nei fatti del 25 luglio scorso. Nello specifico, uno di essi è stato assegnato ad un altro ufficio di pubblica sicurezza della capitale, mentre gli altri tre sono stati adibiti a servizi di vigilanza interna nell’ambito del quattordicesimo distretto.

Infine, poiché il procedimento penale pende ancora nella fase delle indagini preliminari ed è coperto dal segreto investigativo, non sono stati avviati procedimenti disciplinari nei confronti del personale interessato in attesa degli sviluppi del procedimento penale.

Assicuro che la vicenda è attentamente seguita dai vertici del Dipartimento di pubblica sicurezza e che, all’esito del procedimento penale, saranno avviate le iniziative disciplinari, naturalmente in presenza dei presupposti

Secondo Carlo Stasolla di Associazione 21 luglio: “Preoccupa l’idea che quanti detengono il monopolio legale dell’uso della forza, in qualità di agenti delle forze dell’ordine, non vengano sottoposti a procedimenti di sospensione, a seguito di indagini per ipotesi di reato così gravi come quelli che riguardano la vicenda del giovane Hasib. Il rischio di minimizzare quanto accaduto la mattina del 25 luglio nell’appartamento di Primavalle potrebbe rappresentare l’anticamera di una volontà volta ad allontanare il conseguimento di una verità piena, la stessa invocata e ricercata dalla mamma di Hasib

 

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