Sgombero Salviati, raccolta firme per interpellanza popolare
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In seguito allo sgombero forzato dell’insediamento informale di via La Martora 12, a Roma, avvenuto il 19 settembre, l’Associazione 21 luglio ha lanciato una raccolta firme con l’obiettivo di presentare un’interpellanza popolare al Comune di Roma circa le modalità con le quali è stato effettuato lo sgombero della comunità rom.
Secondo l’Associazione 21 luglio lo sgombero è stato realizzato in assenza delle garanzie procedurali previste dalle normative internazionali, e quindi si configura come uno sgombero forzato illegale. L’interpellanza popolare, in particolare, mira a individuare le responsabilità personali dei rappresentanti del Comune di Roma che, come affermato dal Vice Comandante della Polizia di Roma Capitale Antonio Di Maggio, avrebbero ordinato l’azione.
Lo sgombero del 19 settembre è stato caratterizzato dalla mancanza di reale e genuina consultazione con la comunità rom sulle possibili alternative abitative; dalla totale assenza di preavviso congruo e ragionevole; dall’assenza di mediatori linguistici e di personale impiegato nell’assistenza sociale per l’assistenza delle persone; dalla mancanza di possibilità di ricorso legale; dalla distruzione arbitraria di beni privati e dall’assenza di indicazioni su possibilità di rimborso per le perdite subite.
Tale azione si è peraltro conclusa con la denuncia dei rom presenti, l’arresto di una coppia, il sequestro e la distruzione di beni privati, e la dispersione dei rimanenti membri della comunità rom allocatasi temporaneamente in via Salviati.
In una intervista rilasciata all’agenzia video giornalistica Meridiana Notizie, il Vice Comandante Di Maggio, che ha guidato le operazioni di sgombero del 19 settembre, ha affermato: «Stamattina [i rom] sono tornati di nuovo in via de La Martora che è un campo che abbiamo sgomberato circa due anni fa, come si può vedere con materassi e masserizie di vario genere; evidentemente con l’intento di costruire nuovamente le baracche. Questa situazione è impossibile da accettare e così come disposto dall’Amministrazione Comunale stiamo provvedendo allo sgombero».
Le parole del Vice Comandante della Polizia di Roma Capitale sostengono dunque che l’azione di sgombero da lui coordinata sia stata dettata da precise e chiare disposizioni impartite dalle autorità del Comune di Roma preventivamente informate.
Lanciando la raccolta firme l’Associazione 21 luglio intende rivolgere all’Amministrazione di Roma Capitale una interpellanza popolare con la quale si chiede:
• Di conoscere generalità e funzione del rappresentante del Comune di Roma che ha disposto il suddetto intervento di sgombero forzato.
• Di conoscere generalità e funzione di chi ha deciso le modalità della sua attuazione.
• Di conoscere se e quali misure intende adottare il Comune di Roma nei confronti di chi ha ordinato e coordinato le azioni di sgombero forzato attuato giovedi 19 settembre 2013 in via de La Martora, in quanto condotto in dispregio delle minimali garanzie procedurali previste in materia.
Le firme saranno raccolte giovedì 26 settembre, in occasione della presentazione del rapporto annuale dell’Osservatorio 21 luglio “Antiziganismo 2.0”, alle ore 11 preso la sede della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (corso Vittorio Emanuele II 349, Roma).
Per informazioni sulle firme, per le quali sono necessarie copia del documento d’identità e numero del certificato elettorale, si invita a contattare l’Associazione 21 luglio scrivendo a campagne@21luglio.org. In quell’occasione saranno chiarite le modalità per aderire all’iniziativa.
(20 settembre 2013)