Chiusura dell’insediamento Campig River. Lettera di Associazione 21 luglio alle autorità romane
Con una lettera inviata il 12 giugno 2017 all’assessore alla Persone, Scuola e Comunità Solidale Laura Baldassare, e per conoscenza al Commissario Europeo Nils Muižnieks, al senatore Luigi Manconi e all’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale), Associazione 21 luglio esprime profonda preoccupazione per la repentina chiusura dell’insediamento romano di Camping River comunicata solo verbalmente ai 420 ospiti accolti malgrado l’Amministrazione Comunale, sin dal suo insediamento, fosse a conoscenza dell’urgenza di dover rescindere il rapporto con l’ente gestore. Associazione 21 luglio raccomanda al Comune di Roma che «ogni azione venga ricollocata all’interno delle garanzie procedurali previste dal Comitato per i Diritti Economici, Sociali e Culturali delle Nazioni Unite e che ad ogni nucleo familiare venga assicurata la piena e totale protezione delle garanzie del diritto internazionale, provvedendo alla garanzia di un alloggio alternativo adeguato in linea con gli standard internazionali».
L’insediamento di Camping River è uno degli 11 «villaggi attrezzati» di Roma Capitale e al suo interno vivono circa 420 rom. E’ stato inaugurato nel 2005 e, secondo i rilievi effettuati dal Dipartimento Servizi Educativi di Roma Capitale nell’anno scolastico 2015-2016 erano 250 i minori iscritti alla scuola dell’obbligo. Il 1° giugno 2017 il direttore della Direzione Accoglienza e Inclusione del Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale ha comunicato alla Cooperativa Sociale Isola Verde, ente che dal 2005 gestisce l’accoglienza nell’insediamento che «il servizio attualmente affidato in regime di prolungamento tecnico, giungerà a scadenza alla data del 30.06.2017».
Nella missiva Associazione 21 luglio raccomanda alle autorità romane che le vicende amministrative legate alla chiusura dell’insediamento non si traducano in un’azione lesiva dei diritti umani verso i 420 rom arrivando a degenerare in uno sgombero forzato.
Le risorse per soluzioni alternative ci sono. E’ per questo che Associazione 21 luglio auspica che l’1,5 milioni di euro che erano stati previsti per un nuovo insediamento dove ricollocare i 420 rom possano essere “riconvertiti” per iniziare, proprio da Camping River, il superamento dei “campi rom” annunciato dalla stessa sindaca Virginia Raggi durante la presentazione del “Piano per il superamento dei campi rom” del 31 maggio scorso».