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‘Oltre il campo’. Superare i campi rom in Italia: dalle sperimentazioni di ieri alle certezze di oggi

Per la prima volta in Italia, amministratori pubblici si confrontano su quanto realizzato negli anni per favorire il superamento dei campi rom. Lunedì, presso la Nuova Aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari della Camera, al convegno ‘Oltre il campo. Superare i campi rom in Italia: dalle sperimentazioni di ieri alle certezze di oggi’. Interverranno i comuni di Moncalieri, Palermo e Sesto Fiorentino mentre saranno presenti delegazioni di altre città italiane, attivisti, associazioni, comunità rom.

Il superamento delle baraccopoli, tema centrale della nostra azione di advocacy da oltre dieci anni e obiettivo principale della Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti, è affrontato nello studio ‘Oltre il campo’ (Edizioni Tau) curato da un’equipe di ricercatori di Associazione 21 luglio coordinata da Antonio Ciniero dell’Università del Salento.

La ricerca mette in luce le esperienze di dieci città italiane (Alghero, Ferrara, Firenze, Messina, Moncalieri, Palermo, Pisa, Roma, Sesto Fiorentino e Torino) e in alcuni casi racconta una bella storia: quella di innovazioni politiche e istituzionali che stanno avendo ricadute benefiche di più ampia portata per tutti i cittadini.

Il lavoro disegna un confine netto tra le azioni in ‘chiusura di un insediamento’, declinata spesso in azioni di sgomberi forzati e in ‘superamento’ che prevede, invece, l’inserimento dei nuclei familiari nel contesto sociale attraverso processi inclusivi.

L’appuntamento, presso la Sala dei gruppi parlamentari della Camera, si inserisce all’interno di un contesto storico-politico di discontinuità rispetto al passato: nelle intenzioni di alcuni amministratori, 15 campi rom, in Italia, saranno superati nei prossimi 18 mesi.

 

Convegno: «Fuori famiglia. Il percorso che allontana i bambini rom dalle loro famiglie»

«Fuori Famiglia. Il percorso che allontana i bambini rom dalle loro famiglie». È questo il titolo che abbiamo scelto per affrontare un tema che abbiamo molto a cuore: l’allontanamento dei minori rom e sinti dalle proprie famiglie. Abbiamo deciso di sederci intorno a un tavolo e di invitare alcuni tra i più importanti esperti del settore perché, ne siamo certi, lo studio prima e la riflessione poi, forniranno spunti da cui partire per percorrere un cammino che non ci spaventa.
Non a caso abbiamo voluto che un appuntamento così importante avvenisse in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia. La data in calendario è fissata per martedì 20 novembre alle ore 15.00 presso la sala Nilde Iotti in via del Parlamento, a Roma. Esponenti del mondo politico, magistrati e assistenti sociali dialogano sulle dinamiche, le modalità e le conseguenze dell’allontanamento dei minori rom dal nucleo famigliare.
Per partecipare al convegno è necessaria la prenotazione da inviare a info@21luglio.org.

Convegno.

Riconoscimento rom e sinti: un Convegno apre il confronto sulle priorità di oggi

Rivendicazioni di diritti e rivendicazioni di identità: tra queste due polarità si è sviluppato il Convegno presso il Senato della Repubblica “Riconoscimento tutela e promozione sociale delle comunità rom e sinte in Italia. Quali azioni promuovere?”.

Aperto un dibattito nazionale

L’evento, organizzato su iniziativa della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, Associazione 21 luglio e l’International Centre of Interdisciplinary Studies on Migration dell’Università del Salento, ha dato il via a un dibattito nazionale sulle proposte di legge per il riconoscimento di rom e sinti in Italia.
Durante il Convegno, diverse posizioni si sono confrontate apertamente e in modo costruttivo, tutte unite dall’urgenza di combattere l’esclusione sociale e la discriminazione cui sono esposti molti rom e sinti in Italia.
Diversi sono invece gli approcci e le aree di intervento individuate: dal riconoscimento istituzionale dello sterminio dei rom e sinti durante il nazi-fascismo, al riconoscimento della minoranza linguistica parlante il romanès, al riconoscimento dei diritti fondamentali.
«L’ostilità nei confronti di rom, sinti e camminanti nasce da molte motivazioni – ha sottolineato il Presidente della Commissione diritti umani del Senato, Luigi Manconi – una di queste è la cancellazione della loro storia. Pochi conoscono il numero dei morti rom e sinti nei campi di concentramento. È necessario riconoscere la dignità storica di questi gruppi».

Quali priorità?

«Tutte le battaglie sono legittime, ma è necessario capire quali sono le priorità oggi in Italia, nel “paese dei campi” – ha affermato Carlo Stasolla, presidente di Associazione 21 luglio – bisognerà scegliere se continuare ad affrontare la questione ponendo al centro l’esistenza di una presunta e omogenea minoranza culturale o se porre al primo posto il problema dell’esclusione sociale, frutto della discriminazione etnica subìta da 28.000 rom e sinti presenti negli insediamenti formali e informali».
(Per i dati sui rom in emergenza abitativa in Italia, consulta il Rapporto Annuale 2016).
Quali sono le priorità che il Governo dovrà considerare nella stesura della Strategia Nazionale di Inclusione 2020? Quali conseguenze avranno sulla vita degli interessati le diverse proposte di legge?
Il Convegno ha iniziato a tracciare delle risposte a tali domande, essenziali per il futuro dei diritti umani dei rom e sinti in Italia.
Qui, la registrazione completa del Convegno.
A breve, gli atti del Convegno sul sito 21luglio.org

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