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Perle di Sicilia: Akmet e Emma, vita da attivisti tra musica e danze

Nel cuore della Kasbah di Mazara del Vallo – in Sicilia – oltre ai profumi e ai ritmi arabeggianti della comunità nordafricana che vive in città, si sono affiancate da anni anche culture e tradizioni rom. Akmet e Emma, fratello e sorella classe ’88 e ’91, vivono nell’isola da circa ventiquattro anni e hanno partecipato alla terza edizione del Corso per attivisti rom e sinti organizzato anche quest’anno dall’Associazione 21 luglio, il Centro Europeo per i Diritti dei Rom (ERCC) e Amnesty International sezione Italiana.
I due fratelli siciliani hanno origini rom kosovare e sono nati da madre serba e papà macedone. Negli anni ’90 scappano dall’ex Jugoslavia per via delle guerre balcaniche e sbarcano prima in Puglia, poi raggiungono alcuni parenti a Sciacca dove si appoggiano per qualche tempo. Dopo essersi stabiliti a Mazara, Akmet e Emma crescono lì con la loro famiglia andando a scuola con suor Rossana che entrambi ricordano con affetto.
Nello scorrere della vita quotidiana vengono a galla anche le difficoltà che pone spesso la burocrazia. Pur godendo di permesso di soggiorno illimitato, Emma aspetta il passaporto dall’ambasciata croata da oltre dieci anni. È nata in Croazia ma ha vissuto lì solo nei primi sei mesi di vita, per questo le autorità competenti l’hanno indirizzata verso le istituzioni dei paesi di origine dei genitori ma il tanto sognato documento ancora non arriva. Emma vorrebbe partire con le sue amiche ma non può viaggiare fuori dall’Italia, «tanto hai pura dell’aereo», ironizza il fratello.
Emma e Akmet hanno sempre partecipato attivamente alla vita di Mazara collaborando con la Casa della Comunità Speranza, un Centro aggregativo giovanile che offre varie attività educativo-didattiche nel post scuola per accrescere le capacità di sviluppo e crescita di bambini e ragazzi. Akmet contribuisce ad arricchire l’offerta del Centro anche grazie alla proposta di attività sportive, «lo sport è fondamentale per imparare a stare insieme» – ricorda – «nel rispetto dell’altro e delle regole». Emma ama danzare, dedicandosi specialmente ai balli tradizionali della cultura rom. «La maggior parte della gente non ci conosce davvero e rimane attaccata ai pregiudizi», racconta Emma, «mi piace andare in giro per le città italiane e far conoscere i nostri abiti e le nostre tradizioni». L’amore per la musica e il ballo unisce i due fratelli, oltre alle danze della tradizione Akmet coltiva anche una passione per il rap. Scrive i testi e canta, per dare voce ai suoi pensieri e sfogare la sua rabbia contro le ingiustizie.

Corso per attivisti rom e sinti: si parte!

Il corso di formazione per attivisti rom e sinti sta per cominciare anche quest’anno. L’appuntamento è alla sua terza edizione ed è organizzato dall’Associazione 21 luglio, Amnesty International Sezione Italiana e dal Centro Europeo per i Diritti dei Rom (ERRC). Avrà inizio domenica 26 aprile e prevede una settimana intensiva di incontri fino al 3 maggio.
La formula continuata è una novità di quest’anno. Nelle edizioni precedenti gli incontri erano distribuiti su due o tre mesi e occupavano solo i week end, ma l’immersione intensiva sarà una buona occasione per creare affiatamento, complicità e nuove relazioni. L’obiettivo è la formazione e la sensibilizzazione di giovani rom e sinti che aspirano a diventare cittadini attivi e consapevoli, per la difesa dei diritti umani fuori e dentro la propria comunità.
Alcune informazioni per conoscere meglio i partecipanti di quest’anno: sono dieci in totale, sei ragazzi e quattro ragazze che mantengono una media di 25 anni di età. La maggior parte vive nella stessa città in cui verrà tenuto il corso, Roma, ma quattro di loro provengono anche da altre parti d’Italia: Cagliari, Firenze e un fratello e una sorella da Mazara del Vallo che saranno i primi partecipanti siciliani nella storia del corso. Hanno tutti un titolo di licenza media e due hanno conseguito il diploma superiore, soprattutto, sono pronti e motivati ad intraprendere questa nuova strada.
L’obiettivo principale del corso è quello di coinvolgerli direttamente nelle attività di sensibilizzazione e advocacy, oltre che fornire gli strumenti necessari per l’organizzazione di eventi e campagne in materia di difesa e promozione dei diritti umani. Le esperienze passate raccontano che molti dei partecipanti hanno raggiunto risultati e obiettivi soddisfacenti.

Sabrina, una delle partecipanti della prima edizione, dopo aver svolto uno stage presso l’Associazione 21 luglio, si è trasferita dalla Sardegna a Roma dove collabora tuttora alle attività educative dell’Associazione rivolte ai bambini. Da pochi giorni, inoltre, frequenta un corso per diventare chef presso l’Accademia Italiana Chef e, durante il corso di formazione che sta per iniziare, sarà lei ad occuparsi della preparazione dei pasti, mettendo così in pratica ciò che sta imparando all’Accademia Italiana Chef.
Serena, di Bologna, era stata invece tra i corsisti dell’edizione appena passata e sarà la tutor di riferimento per i ragazzi e le ragazze che parteciperanno quest’anno. Gladiola, da Cosenza, ha ottenuto una borsa per studiare all’università di Roma; Ivana, di Torino, si è occupata tra l’altro di seguire una campagna sulla memoria dello sterminio di rom e sinti nel nazifascismo. Altri, dopo aver terminato questa esperienza, hanno partecipato a progetti SVE (Servizio Volontario Europeo), hanno svolto un periodo di tirocinio presso l’Associazione o collaborano con progetti attualmente attivi, come Nedzad, di Roma, e Fiorello, della provincia di Lucca.
Tornando al presente, a pochi giorni da questo nuovo inizio, non resta che augurare ai protagonisti della nuova edizione buona fortuna e buon viaggio per questa importante opportunità.

Associazione 21 luglio, Amnesty International Sezione Italiana e ERRC aprono le iscrizioni per la 3a edizione del Corso per attivisti rom e sinti

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Associazione 21 luglio, Amnesty International Sezione Italiana e il Centro Europeo per i Diritti dei Rom (ERRC) invitano tutti gli interessati a presentare la propria candidatura per la 3a edizione del Corso di formazione per attivisti rom e sinti.
Il Corso di formazione per attivisti rom e sinti è rivolto a giovani rom e sinti, studenti o attivisti, di tutta Italia. Il Corso rappresenta un’eccellente occasione di scambio, confronto di idee ed esperienze, spunti di dibattito e di azione per i partecipanti.
Il Corso avrà una durata complessiva di 56h, suddivise in lezioni frontali che forniranno ai partecipanti le nozioni base, e in laboratori, dove i concetti teorici verranno messi in pratica.
Il programma comprenderà i seguenti argomenti:
1) I diritti umani: concetto, principi e strumenti;
2) La percezione dei rom in Italia: pregiudizi e stereotipi;
3) Il diritto a un alloggio adeguato;
4) La discriminazione;
5) Il genere;
6) La comunicazione: strumenti utili per gli attivisti;
7) Il campaigning: ideare e attuare una campagna per ottenere un cambiamento;
8) L’attivismo: organizzare e coinvolgere la comunità;
9) L’advocacy: strategie di pressione sulle autorità a livello locale, nazionale e internazionale;
10) La creazione di una organizzazione/associazione rom.
Lo scopo principale del Corso è la formazione di giovani rom e sinti che siano attivi e consapevoli, e che possano utilizzare gli strumenti e i meccanismi nazionali, regionali e internazionali per tutelare i loro diritti umani come singoli e quelli delle loro comunità, e lottare contro ogni forma di discriminazione.
Le selezione dei 12 corsisti che seguiranno l’intero percorso formativo avverrà a inizio aprile. I 12 candidati selezionati parteciperanno a una settimana di incontri formativi, in modalità residenziale
dal 25 aprile al 03 maggio 2015 a Roma.
I costi di viaggio, vitto e alloggio per i 12 corsisti selezionati sono totalmente a carico degli organizzatori.
Al termine del corso, i partecipanti riceveranno un attestato di partecipazione e i più meritevoli avranno la possibilità di svolgere un tirocinio retribuito della durata di 3 mesi presso la sede dell’Associazione 21 luglio a Roma. I restanti verranno assistiti e supportati nella ricerca e nella candidatura per altre posizioni di stage presso organizzazioni e/o enti.
Obiettivi del Corso:
Il Corso di formazione per attivisti rom e sinti fa parte del programma dell’Associazione 21 luglio, di Amnesty International Sezione Italiana e dell’ERRC per sostenere e promuovere la cittadinanza attiva all’interno delle comunità rom e sinte in Italia. Gli obiettivi primari del corso sono:
• creare consapevolezza nei giovani rom e sinti riguardo i loro diritti come individui e come parte di una minoranza;
• sviluppare le loro conoscenze sugli strumenti di protezione e promozione dei diritti umani e di lotta contro la discriminazione a livello nazionale (legislazione nazionale), regionale (Trattati Europei, altri meccanismi del Consiglio d’Europa e dell’Unione Europea) e internazionale (Trattati e meccanismi delle Nazioni Unite);
• rafforzare le capacità di monitoraggio, denuncia e difesa contro le violazioni dei diritti umani al fine di essere in grado di reagire immediatamente in caso di violazioni dei diritti umani delle comunità rom e sinte;
• aumentare le abilità di mettere in pratica i concetti appresi all’interno delle organizzazioni e delle comunità;
• promuovere una rete di giovani attivisti rom e sinti in Italia che possa agire attivamente all’interno delle comunità e nei rapporti tra queste e l’esterno, sia tramite il rafforzamento dei legami con la società civile e con le organizzazioni rom/non rom, sia attraverso la creazione di azioni che coinvolgano le comunità nella lotta per i loro diritti.
Requisiti:
I candidati dovranno:
• possedere una buona conoscenza della lingua italiana orale e scritta (il corso prevede la lettura di documenti e materiale didattico);
• avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni;
• possedere almeno un diploma di scuola media;
• dimostrare di essere individui attivi all’interno delle rispettive comunità;
• essere molto motivati e interessati alle tematiche trattate.
Si consiglia vivamente anche ai candidati che non dovessero soddisfare uno dei requisiti relativi all’età e alla formazione scolastica, ma che fossero molto motivati, di inoltrare la domanda di iscrizione. La loro domanda verrà comunque accettata con riserva e valutata attentamente dal comitato selezionatore.
Associazione 21 luglio, Amnesty International Sezione Italiana e ERRC attribuiscono particolare valore e importanza alle candidature provenienti da membri delle comunità rom e sinte in Italia, in particolare ragazze e donne.
Procedura per la presentazione delle domande:
I candidati dovranno presentare quanto segue per poter partecipare al Corso:
1. Modulo di iscrizione compilato – Clicca QUI
2. Curriculum Vitae (MAX 2 Pagg);
3. Lettera di presentazione da parte di un insegnante, professore, presidente o esponente di un’organizzazione, datore di lavoro o leader religioso che sia a conoscenza del lavoro del candidato e del suo impegno nel campo dei diritti di rom e sinti. La lettera dovrà spiegare la natura della relazione con il candidato, la durata della conoscenza reciproca ed evidenziare i principali motivi che rendono il candidato adatto a partecipare al Corso di formazione per attivisti rom e sinti.
Tutte le domande di iscrizione, corredate della documentazione di supporto completa, dovranno essere presentate tassativamente entro il 31 marzo 2015. Si invitano cordialmente i candidati a presentare le proprie domande di partecipazione prima di tale scadenza.
Le domande di iscrizione complete dovranno essere inviate per e-mail, come allegato, all’indirizzo attivismo@21luglio.org con oggetto: Corso di formazione attivisti rom/sinti – Nome Cognome
Oppure consegnate a mano, dopo aver contattato l’Associazione 21 luglio al numero 329 86 97 929, entro le ore 12 del 31 marzo 2015.
Le domande di iscrizione incomplete o pervenute in ritardo NON verranno prese in considerazione.
A causa dell’alto numero di candidature normalmente riscontrate, ci scusiamo di non potere fornire una risposta individuale a tutti. Qualora non si fosse contattati nell’arco di due settimane successive alla data indicata per il termine del bando, si prega di considerare ciò quale riscontro non positivo alla candidatura stessa. Si assicura infine il rispetto del trattamento dati sensibili a norma del Decreto Legislativo 196/2003.
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Gli attivisti rom e sinti incontrano i Premi Nobel per la Pace

Hanno incontrato i Premi Nobel per la Pace, riuniti a Roma dal 12 al 14 dicembre per il XIV Summit mondiale dei Premi Nobel per la Pace, e hanno consegnato loro una lettera per metterli al corrente delle discriminazioni che le comunità rom e sinte  si trovano ad affrontare in Italia. Per i giovani attivisti rom e sinti si è conclusa con una giornata speciale la seconda edizione del Corso di formazione in diritti umani promosso da Associazione 21 luglio e dal Centro Europeo per i Diritti dei Rom (ERRC).
Gli attivisti hanno affidato il loro messaggio, un “appello di fratellanza, di pace e rispetto reciproco finalizzato alla costruzione di un mondo migliore” ai Premi Nobel per la Pace Mairead Corrigan Maguire e Shirin Ebadi.
Di seguito pubblichiamo la lettera intera.
 
Carissimi Premi Nobel della Pace riuniti qui a Roma in occasione del Summit 2014,
siamo giovani Rom e Sinti provenienti da tutta Italia, la maggior parte di noi siamo nati e cresciuti in questo paese e in questo periodo stiamo seguendo il corso di formazione per attivisti presso l’Associazione 21 luglio.
Il popolo Rom e Sinto rappresenta in Europa la minoranza più numerosa e anche più discriminata. Eppure siamo l’unico popolo al mondo ad non aver mai rivendicato una terra o combattuto una guerra. Siamo il “popolo della pace”. In Italia siamo 180.000 e molti di noi vivono in ghetti etnici, denominati “campi nomadi”, dove siamo concentrati ed esclusi dalle stesse istituzioni.
Siamo qui a scrivervi questo messaggio perché stanchi di vedere le nostre comunità fortemente discriminate, emarginate e relegate nelle periferie delle città italiane. La nostra speranza è uccisa da condizioni di vita difficili, i nostri sogni restano tali e le nostre attese si scontrano con una realtà fatta di discriminazione quotidiana, rifiuto, razzismo istituzionale
Siamo sotto attacco di messaggi politici incitanti all’odio razziale e della comunicazione dei mass media che troppo spesso dimentica che siamo anche noi essere umani con pari diritti e opportunità come sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che all’articolo 1 stabilisce: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.
Vogliamo comunicare a voi, Premi Nobel per la Pace, che la nostra cultura tramandata oralmente da più di mille anni è in realtà fatta di altro: di una lingua bella e molto antica, di una musica che è una delle più antiche del mondo, di mestieri come l’artigiano che ha elementi unici, di balli coinvolgenti che sono come un “raggio di sole in una giornata nuvolosa”. 
Noi giovani Rom e Sinti vogliamo avere la possibilità di un futuro migliore in cui poterci includere in una società che sentiamo nostra. Non vogliamo più essere discriminati, emarginati da chi non conosce realmente la nostra cultura che spesso viene etichettata come premoderna e criminale. 
Noi giovani Rom e Sinti vogliamo chiedere a Voi illustri Premi Nobel di prestare la Vostra voce per diffondere questo nostro appello di fratellanza, di pace e rispetto reciproco finalizzato alla costruzione di un mondo migliore. 
In fede,
gli attivisti Rom e Sinti
 

Premi Nobel per la Pace

L’incontro con il Premio Nobel per la Pace Shirin Ebadi (a sinistra)


 

Attivisti rom e sinti: comincia l'avventura

Provengono da nove città italiane, da nord a sud, e hanno un’età media di 25 anni. Sono i 16 giovani rom e sinti – sette ragazze e nove ragazzi – selezionati per partecipare alla seconda edizione del Corso di formazione per attivisti organizzato da Associazione 21 luglio e dal Centro Europeo per i Diritti dei Rom (ERRC).
I candidati selezionati parteciperanno al primo dei quattro incontri del Corso, che si terranno tutti nella Capitale, il 27 e 28 settembre. Alghero, Bologna, Cagliari, Foggia, Guidonia, Grottaferrata, Lucca, Roma e Vicenza le loro località di provenienza.
Vista l’alta qualità delle candidature ricevute, gli organizzatori del Corso hanno deciso di incrementare di quattro unità i posti a disposizione, rispetto ai 12 previsti,  dando così la possibilità a più ragazzi/e di partecipare agli incontri di formazione.
Il primo weekend formativo si articolerà attraverso due sessioni tematiche principali:
la percezione dei rom in Italia;
diritti umani: concetto, principi, strumenti.
I successivi incontri di formazione si terranno il 18-19 ottobre, il 15-16 novembre e il 13-14 dicembre.
Tutte le spese del Corso, organizzato grazie al sostegno dell’otto per mille della Chiesa valdese, sono a carico degli organizzatori.

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Corso per attivisti rom e sinti: iscrizioni chiuse

Scaduto il termine per le iscrizioni, previsto per il 31 agosto, è in corso la selezione dei 12 candidati che parteciperanno alla seconda edizione del Corso di formazione per attivisti rom e sinti, organizzato da Associazione 21 luglio e dal Centro Europeo per i Diritti dei Rom (ERRC), con il sostegno dell’otto per mille della Chiesa Valdese.
L’Associazione 21 luglio ringrazia tutti i candidati per l’interesse mostrato nei confronti dell’iniziativa e comunica che nei prossimi giorni saranno resi noti gli esiti della selezione. I 12 candidati considerati idonei saranno contatti personalmente e parteciperanno al primo incontro del Corso, il 27 e 28 settembre a Roma.
Il Corso di formazione per attivisti rom e sinti si svolgerà secondo un calendario di 4 incontri formativi, fino a dicembre 2014. Tutti gli incontri si terranno nella Capitale e le spese saranno interamente a carico degli organizzatori.
Al termine dell’iniziativa, i partecipanti riceveranno un attestato di partecipazione e per i più meritevoli è prevista la possibilità di svolgere un tirocinio retribuito della durata di tre mesi presso la sede dell’Associazione 21 luglio.

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