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Gitanistan: proiezione gratuita e dibattito al Teatro Vascello


Segue dibattito con, tra gli altri, Khalid Chaouki, Andrea Segre, Giulia Innocenzi, Christian Raimo, Bianca Stancanelli, Saverio Tommasi

“Una storia di commercianti di cavalli, di macellai. Due cerchi che si incontrano. Due culture, quella dei contadini e quella dei rom, che interagiscono e si fondono. Nascono nuove famiglie, le famiglie rom salentine”


Domenica 20 dicembre 2015 alle ore 20 al Teatro Vascello
– via Giacinto Carini 78, Roma – l’Associazione 21 luglio presenta “Gitanistan. Lo Stato immaginario delle famiglie rom salentine”, un film-documentario di Pierluigi De Donno e Claudio “Cavallo” Giagnotti. La partecipazione all’evento, organizzato con il patrocinio del Municipio Roma XII, è gratuita.

Attraverso la storia personale di Claudio “Cavallo” Giagnotti, figlio di un italiano e di una donna rom, nonché leader della famosa band di pizzica salentina Mascarimirì, Gitanistan rappresenta un viaggio alla scoperta di famiglie rom molto particolari, un tempo allevatori di cavalli, oggi macellai e commercianti di carne equina, totalmente integrate con le comunità locali in Salento al punto che nessuno è a conoscenza della loro esistenza.
Con la visione di Gitanistan, lo spettatore scoprirà perché in questa parte della Puglia i celebri “pezzetti di cavallo” rappresentano una tradizione culinaria così radicata, quali sono le origini della suggestiva danza Pizzica Scherma e sarà portato a interrogarsi sulle possibili storie simili di integrazione, tra rom e non rom, che potrebbero nascondersi in numerose altre località italiane.
La proiezione del film-documentario (che ha una durata di 1h 10 minuti) sarà preceduta da uno spettacolo tenuto dai bambini rom che partecipano al laboratorio di arte-educazione “Amarò Foro” (La nostra città) dell’Associazione 21 luglio.
A conclusione del film sono previsti una esibizione musicale di Claudio “Cavallo” Giagnotti, che riproporrà alcuni brani dei Mascarimirì, e un dibattito al quale interverranno il deputato Khalid Chaouki, il regista Andrea Segre, i giornalisti Giulia Innocenzi (Anno Uno, La 7), Christian Raimo (Internazionale) e Bianca Stancanelli, Antonio Ciniero (docente di Sociologia delle Migrazioni e delle Culture presso l’Università del Salento), il presidente dell’Associazione 21 luglio Carlo Stasolla e i registi di Gitanistan, Pierluigi De Donno e Claudio “Cavallo” Giagnotti. Modererà il dibattito lo scrittore e blogger Saverio Tommasi.
Media partner: Repubblica Mondo Solidale, Roma Today, Radio Città Futura
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Gitanistan, distribuito da I Wonder Pictures, è una co-produzione MaxMan Coop., Freim Produzioni, Dilinò (Centro di Musiche Alternative e del Mediterraneo). 

Il film-documentario è stato realizzato grazie al contributo di Fondazione Apulia Film Commission, Cineteca di Bologna, Regione Emilia Romagna.
Per maggiori informazioni:
Danilo Giannese
Comunicazione e Ufficio stampa
Associazione 21 luglio
Tel: 388 4867611 – 06 648 15620
Email: stampa@21luglio.org


Sinossi
Oronzo Rinaldi, figlio di Giuseppe Rinaldi detto “Lu Zingaru”, è macellaio. Nato commerciante di cavalli, poi diventato macellaio per passione e per mestiere.La sua famiglia negli anni ‘70 gestiva il commercio di cavalli da macello in Puglia, comprando e vendendo circa 300 animali ogni settimana. Claudio Giagnotti detto “Cavallo”, nipote di Oronzo Rinaldi, è musicista e produttore musicale conosciuto ed apprezzato nel Salento e nel Mediterraneo. Figlio di una Rom e di un Italiano si sente al 50% rom. Gitanistan entra dentro le case delle famiglie rom del Salento scoprendo la storia di una comunità silenziosa.
 
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Il messaggio di Mattarella ai giovani rom e sinti

«Desidero rivolgere un caloroso saluto ai ragazzi che partecipano da oggi all’iniziativa dell’Associazione 21 luglio, “Primavera Romanì“, dedicata all’integrazione delle comunità rom e sinti in Italia. La presenza attiva di giovani appartenenti a queste due minoranze rappresenta un elemento fondamentale nel cammino paziente verso forme sempre più efficaci di integrazione e inclusione».
Con queste parole, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto rivolgere il suo personale messaggio di auguri di buon lavoro ai giovani rom e sinti, provenienti da diverse città italiane, che da questo pomeriggio sono impegnati, insieme a coetanei non rom, nella Convention Primavera Romanì promossa dall’Associazione 21 luglio.
«La consapevolezza piena dei propri diritti, unitamente alla conoscenza dei propri doveri nei confronti della società e dello Stato, è un passo indispensabile per far cadere diffidenze e pregiudizi reciproci e assicurare un futuro di dialogo e di convivenza – prosegue il messaggio di Mattarella – Sicuro che questi due giorni di dialogo e di confronto susciteranno proposte, spunti e idee per garantire una sempre maggiore integrazione, invio i miei auguri di pieno successo dell’iniziativa».
Lunedì 21 settembre, al termine dei lavori della Convention, i giovani partecipanti presenteranno un documento comune in una conferenza stampa che si terrà in Senato alle ore 12. Interverranno alla conferenza la senatrice della Commissione Diritti Umani del Senato Manuela Serra, il deputato Khalid Chaouki e la senatrice rom spagnola Silvia Heredia Martin.
Non è la prima volta che il Capo dello Stato interviene riguardo a una iniziativa dell’Associazione 21 luglio. Lo scorso 8 aprile, in occasione della Giornata Internazionale dei Rom, Segio Mattarella aveva rivolto «un particolare ringraziamento all’Associazione 21 luglio e a quanti si dedicano quotidianamente a combattere le ingiustizie e le disuguaglianze di cui ancora oggi le comunità rom sono vittime».

I giovani rom e sinti e l'Italia di domani

Sono venti giovani attivisti rom e sinti provenienti da varie città italiane, da nord a sud. Alle spalle hanno ognuno una storia diversa, alcuni risiedono nei “campi”, altri in casa, ma hanno in comune un obiettivo: contribuire a costruire un’Italia in cui le discriminazioni e l’intolleranza cedano il posto al dialogo e all’inclusione. Per tutti, non solo per le loro comunità.
Lunedì 21 settembre 2015 alle ore 12 in Senato – sala Caduti di Nassiriya, Piazza Madama, Roma – i giovani rom e sinti che dal 19 settembre si riuniranno nella Capitale per partecipare alla Convention “Primavera Romanì. I giovani rom e l’Italia di domani”, promossa dall’Associazione 21 luglio, presenteranno alla stampa un documento comune nel quale racconteranno l’Italia che vorrebbero.
Interverranno alla conferenza stampa di fine Convention la senatrice Manuela Serra, in rappresentanza della Commissione Diritti Umani del Senato alla quale i giovani attivisti consegneranno il documento; il deputato Khalid Chaouki; la senatrice rom spagnola Silvia Heredia Martin e il presidente dell’Associazione 21 luglio Carlo Stasolla.
La Convention Primavera Romanì è una iniziativa che fa parte del programma dell’Associazione 21 luglio per promuovere la cittadinanza attiva all’interno delle comunità rom e sinte in Italia.
I venti protagonisti della Convention, la prima in Italia interamente dedicata alla voce dei giovani rom e sinti, provengono da Vicenza, Torino, Lucca, Roma, Oristano, Cagliari e Mazara del Vallo. A seconda delle loro competenze e ambiti d’interesse si suddivideranno in quattro tavoli tematici: Casa, Giovani, Lavoro, Scuola. Insieme a loro parteciperanno ai lavori anche alcuni giovani attivisti non rom.
Nel corso della Convention Primavera Romanì, inoltre, i giovani attivisti avranno la possibilità di ascoltare le testimonianze dirette di attivisti rom impegnati in altri Paesi europei che interverranno in qualità di relatori: Akif Kariman, presidente dell’associazione Romano Avazi (Macedonia); Beatriz Carrillo, Associazione delle donne rom universitarie dell’Andalusia (Spagna); Silvia Heredia Martin, senatrice rom spagnola del Partito Popolare.


Si ricorda che per accedere al Senato è obbligatorio l’accredito.
Per gli uomini sono obbligatorie giacca e cravatta.
Per informazioni e accrediti: 06 6706 5299 dirittiumani@senato.it
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L’accesso alla Sala è consentito fino al raggiungimento della capienza massima.


Per maggiori informazioni:
Danilo Giannese
Associazione 21 luglio
Tel: 388 4867611 – 06 64815620
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Accogliamoci: nel "campo rom" di Castel Romano

“Campo rom” di Castel Romano, il più grande di Roma, costato, nel solo 2013, oltre 5 milioni di euro al Comune (di cui nulla è stato utilizzato per l’inclusione sociale dei circa mille rom che vi vivono). Dall’inchiesta denominata “Mondo di Mezzo” sono emersi i forti interessi, su questo “villaggio della solidarietà”, di Mafia Capitale e del ras delle cooperative Salvatore Buzzi.
Proprio in questo luogo, emblema del malaffare che ruota attorno ai rom nella Capitale e della politica segregante attuata nei confronti di tali comunità, il comitato promotore della campagna Accogliamoci, invitato da una parte dei rom del “campo”, si è recato per illustrare alla comunità le due delibere di iniziativa popolare per le quali la campagna ha avviato una raccolta firme. Una delle due delibere riguarda infatti il superamento dei campi rom nella Capitale attraverso percorsi efficaci di inclusione sociale. L’altra delibera riguarda invece la riforma del sistema di accoglienza per i rifugiati.

«Firmiamo perché non ce la facciamo più a stare nei ghetti, come animali, senza futuro e senza alcuna possibilità di vivere come il resto dei cittadini – affermano alcuni abitanti del “campo” – Vogliamo una vita diversa per i nostri figli, che sono nati e cresciuti qui in Italia. Una vita da cittadini italiani ed europei».
«Questa è mia figlia: guardatela. Ha appena venti giorni di vita. Guardate dove è nata. Guardate dove è costretta a vivere – spiega Dragan*, che vive a Castel Romano insieme alla moglie e a quattro figli -. Vivrà in un posto lontano da tutto e dimenticato da tutti. Noi non vogliamo vivere così, ma è in posti come questi che le istituzioni italiane ci hanno “rinchiuso”, negandoci la possibilità di vivere come e con il resto della società. Eppure io mi sento italiano al 100%: sono nato in Bosnia, ma sono qui da quando ero molto piccolo. E come un cittadino italiano, con un lavoro regolare, n una casa, con una vita normale, che vorrei vivere insieme alla mia famiglia».
Per essere discusse in Campidoglio le due delibere promosse dalla campagna Accogliamoci –  di cui l’Associazione 21 luglio fa parte insieme a molte altre associazioni – devono essere firmate da almeno 5 mila cittadini residenti a Roma oppure che vivono e lavorano nella Capitale. Al raggiungimento dell’obiettivo mancano poco meno di mille firme.
L’iniziativa, nei giorni scorsi, è stata sostenuta dall’attore Elio Germano e dal cantante Piotta, attraverso una divertente intervista doppia per smontare stereotipi e pregiudizi su rom e sinti. Insieme a loro altre personalità del mondo politico hanno sottoscritto le due proposte, tra cui Emma Bonino, Pippo Civati, Luigi Manconi, Rita Bernardini, Furio Colombo ma anche Khalid Chaouki e Fabrizio Barca del Partito Democratico. Adesioni anche dal mondo della musica. I banchetti sono stati ospitati in diversi concerti romani come quelli dei Modena City Ramblers e dei Sud Sound System che hanno visto la sottoscrizione dell’iniziativa da parte dei componenti delle band.
Per aderire all’iniziativa, per partecipare ai banchetti di raccolta firme, per ritirare i moduli da compilare e per tutte le informazioni sulla campagna consultare il sito della campagna www.accogliamoci.it oppure la pagina Facebook.
 
* il nome è di fantasia

Accogliamoci: nel "campo rom" di Castel Romano

“Campo rom” di Castel Romano, il più grande di Roma, costato, nel solo 2013, oltre 5 milioni di euro al Comune (di cui nulla è stato utilizzato per l’inclusione sociale dei circa mille rom che vi vivono). Dall’inchiesta denominata “Mondo di Mezzo” sono emersi i forti interessi, su questo “villaggio della solidarietà”, di Mafia Capitale e del ras delle cooperative Salvatore Buzzi.
Proprio in questo luogo, emblema del malaffare che ruota attorno ai rom nella Capitale e della politica segregante attuata nei confronti di tali comunità, il comitato promotore della campagna Accogliamoci, invitato da una parte dei rom del “campo”, si è recato per illustrare alla comunità le due delibere di iniziativa popolare per le quali la campagna ha avviato una raccolta firme. Una delle due delibere riguarda infatti il superamento dei campi rom nella Capitale attraverso percorsi efficaci di inclusione sociale. L’altra delibera riguarda invece la riforma del sistema di accoglienza per i rifugiati.

«Firmiamo perché non ce la facciamo più a stare nei ghetti, come animali, senza futuro e senza alcuna possibilità di vivere come il resto dei cittadini – affermano alcuni abitanti del “campo” – Vogliamo una vita diversa per i nostri figli, che sono nati e cresciuti qui in Italia. Una vita da cittadini italiani ed europei».
«Questa è mia figlia: guardatela. Ha appena venti giorni di vita. Guardate dove è nata. Guardate dove è costretta a vivere – spiega Dragan*, che vive a Castel Romano insieme alla moglie e a quattro figli -. Vivrà in un posto lontano da tutto e dimenticato da tutti. Noi non vogliamo vivere così, ma è in posti come questi che le istituzioni italiane ci hanno “rinchiuso”, negandoci la possibilità di vivere come e con il resto della società. Eppure io mi sento italiano al 100%: sono nato in Bosnia, ma sono qui da quando ero molto piccolo. E come un cittadino italiano, con un lavoro regolare, n una casa, con una vita normale, che vorrei vivere insieme alla mia famiglia».
Per essere discusse in Campidoglio le due delibere promosse dalla campagna Accogliamoci –  di cui l’Associazione 21 luglio fa parte insieme a molte altre associazioni – devono essere firmate da almeno 5 mila cittadini residenti a Roma oppure che vivono e lavorano nella Capitale. Al raggiungimento dell’obiettivo mancano poco meno di mille firme.
L’iniziativa, nei giorni scorsi, è stata sostenuta dall’attore Elio Germano e dal cantante Piotta, attraverso una divertente intervista doppia per smontare stereotipi e pregiudizi su rom e sinti. Insieme a loro altre personalità del mondo politico hanno sottoscritto le due proposte, tra cui Emma Bonino, Pippo Civati, Luigi Manconi, Rita Bernardini, Furio Colombo ma anche Khalid Chaouki e Fabrizio Barca del Partito Democratico. Adesioni anche dal mondo della musica. I banchetti sono stati ospitati in diversi concerti romani come quelli dei Modena City Ramblers e dei Sud Sound System che hanno visto la sottoscrizione dell’iniziativa da parte dei componenti delle band.
Per aderire all’iniziativa, per partecipare ai banchetti di raccolta firme, per ritirare i moduli da compilare e per tutte le informazioni sulla campagna consultare il sito della campagna www.accogliamoci.it oppure la pagina Facebook.
 
* il nome è di fantasia

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