Tag Archivio per: prima infanzia

Articoli

REYN – La giustizia sociale inizia nella prima infanzia

PRIMA INFANZIA – Nelle ultime settimane, abbiamo assistito a una massiccia mobilitazione della minoranza rom in Europa contro l’ingiustizia e gli esiti devastanti dell’antiziganismo. I recenti eventi nella Repubblica ceca mostrano tristemente come la discriminazione, l’esclusione sociale e la violenza esercitata dalla polizia contro la minoranza rom possano portare a tragiche circostanze in cui sono in gioco vite umane.

Tali eventi dovrebbero ricordarci che i pregiudizi, la discriminazione e l’uso violento del potere spesso portano a risultati devastanti. Non c’è modo di giustificare tali azioni. Dobbiamo parlare e far luce sulla presenza della discriminazione e dell’antiziganismo in Europa. Quando si perde una vita umana, è già troppo tardi.
La promozione dei valori della democrazia come l’uguaglianza, l’equità e l’inclusione e l’apprendimento della giustizia sociale iniziano nei primissimi anni di vita. Fin dalla più tenera età, i bambini iniziano a dare un senso alla diversità che esiste intorno a loro e imparano ad apprezzarla. L’International Step by Step Association (ISSA) e l’International Child Development Initiatives (ICDI) chiedono a tutte le parti interessate europee di sfruttare l’attuale slancio di protesta per iniziare subito a dare priorità allo status della minoranza rom in Europa, garantendo che le giovani generazioni crescere in società sicure, giuste e educative, dove ogni bambino sarà in grado di sviluppare il proprio potenziale unico con dignità. Non possiamo semplicemente aspettare che avvenga il cambiamento; dobbiamo disporre di meccanismi reattivi e sostenibili per combattere l’antiziganismo, la discriminazione e l’esclusione sociale.

Coltivare i valori europei della diversità dovrebbe essere al centro del nostro lavoro, indipendentemente dal campo o dall’età. Essere un esempio per le nostre giovani generazioni è fondamentale. L’ISSA e l’ICDI continuano a rimanere impegnati nella promozione di pratiche inclusive di cui c’è un disperato bisogno, specialmente in tempi in cui l’incidenza della discriminazione è in aumento.

Rete dei primi anni rom – REYN

La costruzione di una società inclusiva in cui la diversità sia vista come un’opportunità di crescita e sviluppo deve iniziare nei primi anni, quando i bambini iniziano a costituire le basi per il loro sviluppo lungo tutto l’arco della vita. Ecco perché, attraverso la sua iniziativa, il Romani Early Years Network (REYN), ISSA e i partner promuovono i valori della giustizia sociale e abbracciano la diversità.

REYN sostiene l’accesso a uno sviluppo della prima infanzia di qualità per i bambini Rom e nomadi, la professionalità nei servizi per la prima infanzia e una migliore rappresentanza di Rom e nomadi nella forza lavoro della prima infanzia. Partendo dall’inizio della storia, REYN contribuisce alla creazione di società che si oppongono all’antiziganismo, alla discriminazione e all’esclusione sociale.

TOY for Inclusion

L’educazione e cura della prima infanzia di alta qualità (ECEC) è una base essenziale per tutti i bambini. Le disparità nell’accesso a un’istruzione di qualità e la crescente segregazione nelle scuole iniziano in giovane età e colpiscono maggiormente i bambini con un background Rom, minoritario e migrante.

TOY for Inclusion mira a combattere la segregazione, promuovere l’inclusione e migliorare l’esperienza di passaggio dei bambini vulnerabili alle scuole. Il progetto è attivo in 15 comuni di 8 paesi dell’UE e promuove il lavoro intersettoriale, soluzioni flessibili e risposte contestualizzate ai bisogni specifici dei bambini e delle loro famiglie. L’integrazione e la coesione sociale vengono rafforzate riunendo bambini e famiglie provenienti da ambienti diversi, con un’attenzione particolare alle comunità rom. Sono riuniti per giocare, incontrarsi e prendere parte ad attività creative e sociali in spazi educativi inclusivi non formali di alta qualità (Play Hub).

Questo approccio sviluppa le capacità genitoriali e migliora la cooperazione tra la società civile e le agenzie locali coinvolte nella promozione del benessere e dell’istruzione dei bambini piccoli. L’approccio promuove anche l’organizzazione di attività intergenerazionali tra gli anziani ei bambini piccoli.
L’inclusione sociale è responsabilità di tutti

Queste due iniziative sono un esempio di come ISSA e ICDI promuovono pratiche inclusive nella vita dei bambini e delle loro famiglie in Europa e nel mondo. L’inclusione sociale inizia nei primi anni con i bambini e la loro voglia di giocare e imparare.

Sebbene i bambini fin da piccoli riconoscano le differenze tra le persone, la discriminazione non è qualcosa con cui nascono, è qualcosa che imparano. Dovremmo lavorare tutti insieme per una società più inclusiva. Dobbiamo celebrare l’importanza dell’inclusione e della diversità e insegnare ai bambini a trattare tutti con uguale rispetto.

foto di Fabio Moscatelli

tratto da https://www.issa.nl/content/social-justice-begins-early-childhood

REYN Italia al Meeting annuale di Zagabria

Strategie future nazionali e internazionali, importanza del dialogo e apprendimento condiviso delle competenze. Sono questi i temi centrali affrontati al Meeting annuale di REYN che si è svolto a Zagabria dal 14 al 16 ottobre.

All’appuntamento ha partecipato una delegazione di quattro rappresentanti della rete italiana (Associazione 21 luglio, Università Tor Vergata e Casa della Comunità Speranza).

Gli obiettivi dell’incontro

Gli obiettivi principali affrontati nella due giorni a Zagabria sono stati la discussione sulla strategia futura di REYN, stilare un bilancio dei REYN nazionali utilizzando i risultati della revisione dell’ODS e per perfezionare ulteriormente il mandato generale dei REYN a livello nazionale e internazionale.

Inoltre affrontare il futuro REYN, esplorando una cooperazione più efficiente ed efficace tra REYN International e REYN nazionali ed esplorando aree di possibile azione congiunta. Infine, rafforzare la comunità REYN attraverso il dialogo, l’apprendimento condiviso e lo sviluppo continuo delle competenze.

I partecipanti

Hanno preso parte all’evento quattro partecipanti di ciascuna delle undici reti nazionali REYN, sei membri del personale del segretariato ISSA e un trainer, quattro membri del personale dell’OSF-ECP e due rappresentanti di ODS.

 

Si conclude il corso per operatori pedagogici rivolto a dieci ragazzi rom

Una settimana di studio intenso ma anche di momenti di aggregazione che hanno caratterizzato le ore del corso di formazione per operatori pedagogici che si è svolto a Roma dal 19 al 23 novembre. La formazione è stata organizzata da Associazione 21 luglio e Reyn Italia. Il corso è stato finanziato da Foundation Open Society Institute in cooperazione con Early Childhood Program di Open Society Foundations.

Studenti provenienti da diverse regioni d’Italia

Giovani studenti rom provenienti da tre regioni italiane: Toscana, Sicilia e Lazio, hanno seguito con interesse e motivazione le lezioni che hanno riguardato diversi ambiti di intervento, dall’area sociologica e giuridica all’area pedagogica, psicologica, infine, all’area dei servizi. Tutte tematiche incentrate a fornire strumenti operativi e conoscitivi sulla relazione tra la condizione di povertà e lo sviluppo delle povertà educative ponendo l’accento sulla prima infanzia presente in insediamenti caratterizzati dalla segregazione e la marginalità.

In bocca al lupo, ragazzi!

Dzemila, Amalia, Emma, Miriana e ancora Nedzad, Ramiz, Race, Ahmet, Sultan, Sonny dopo l’emozione e la gioia durante la consegna degli attestati, sono pronti a continuare il loro lavoro per entrare a pieno titolo nel mondo degli operatori pedagogici e per contribuire, nel migliore modo possibile, ai processi di formazione e apprendimento dei bambini rom e non rom. In bocca al lupo a tutti!

Corso per operatori pedagogici

Corso per operatori pedagogici: ancora aperte le iscrizioni!

Ancora aperte le iscrizioni al corso per operatori pedagogici della prima infanzia promosso da Associazione 21 luglio e Rete Reyn Italia che si svolgerà a Roma durante il prossimo mese di novembre. L’obiettivo del corso è quello di fornire strumenti conoscitivi e operativi sulla relazione tra la condizione di povertà e lo sviluppo delle povertà educative ponendo l’accento sulla prima infanzia nelle baraccopoli formali ed informali.

Per gli studenti più meritevoli uno stage retribuito presso Associazione 21 luglio

Il corso è rivolto, in particolar modo, ai giovani delle comunità rom di tutta Italia che intendono intraprendere una strada orientata alla formazione e all’educazione nell’ambito della prima infanzia e avrà una durata complessiva pari a 40 ore. Cinque le tematiche oggetto di studio: l’area sociologica, giuridica e ancora l’area pedagogica, psicologica, infine, l’area dei servizi. Agli studenti più meritevoli sarà offerta la possibilità di svolgere uno stage retribuito presso Associazione 21 luglio e di mettere in pratica le tecniche e gli strumenti riguardanti la prima infanzia.

Modalità e tempi di consegna per la domanda di iscrizione

Gli studenti del corso per operatori pedagogici, dieci in totale, saranno selezionati entro la fine del mese di ottobre e potranno seguire le lezioni nei giorni tra il 19 e il 23 novembre. È, quindi, ancora possibile iscriversi al Corso fino al 15 ottobre, termine ultimo per la presentazione della domanda. Il Corso rientra nell’ambito del progetto Romani Early Years Network 3, finanziato da Foundation Open Society Institute in cooperazione con Early Childhood Program di Open Society Foundations.
SCARICA IL BANDO E COMPLETO per conoscere i criteri di selezione e le modalità di candidatura.
SCARICA IL MODULO DI ISCRIZIONE

Corso per Operatori Pedagogici

Corso per Operatori Pedagogici, aperte le iscrizioni!

Sono aperte da oggi le iscrizioni per il Corso di formazione per Operaori Pedagogici della prima infanzia organizzato da Associazione 21 luglio e la Rete Reyn Italia.

A chi è rivolto

Rivolto principalmente a giovani delle comunità rom in tutta Italia, il Corso ha l’obiettivo di fornire strumenti conoscitivi ed operativi sulla relazione tra la condizione di povertà e lo sviluppo delle povertà educative con un’attenzione particolare dedicata alla prima infanzia nelle baraccopoli formali ed informali

Dove e quando

Il Corso avrà una durata complessiva di 40 ore e si svolgerà a Roma dal 19 al 23 novembre, verrà suddiviso in lezioni frontali e verrà sviluppato su 5 aree tematiche principali collegate al fenomeno della povertà educativa e strettamente collegate fra loro:

I temi trattati

1. Area Sociologica: Il fenomeno della povertà educativa. Aspetti e dimensioni
2. Area Giuridica: Gli strumenti giuridici per affrontare la povertà educativa
3. Area Pedagogica: Le povertà a scuola. Strumenti per l’inclusione
4. Area Psicologica: Effetti della povertà sullo sviluppo del minore
5. Area dei Servizi: Costruire la Comunità Educante
La selezione dei 10 corsisti che seguiranno l’intero percorso formativo avverrà a fine ottobre.

Come partecipare

Tutte le domande di iscrizione, corredate della documentazione di supporto completa, dovranno essere presentate tassativamente entro il 15 ottobre 2018.
SCARICA IL BANDO E COMPLETO per conoscere i criteri di selezione e le modalità di candidatura.
SCARICA IL MODULO DI ISCRIZIONE
Il Corso rientra nell’ambito del progetto Romani Early Years Network 3, finanziato da Foundation Open Society Institute in cooperazione con Early Childhood Program di Open Society Foundations.
 

La rete REYN Italia da oggi è on-line

A maggio avevamo annunciato l’avvio della rete REYN Italia (Romanì Early Years Network – Rete per la prima infanzia rom), un progetto dedicato al supporto dei professionisti e para-professionisti che lavorano a stretto contatto con le comunità rom residenti in Italia nel campo dello sviluppo della prima infanzia. REYN è un’iniziativa di ISSA (International Step by Step Association) che a livello internazionale promuove l’importanza dell’accesso a servizi di qualità per i bambini rom e le loro famiglie, tramite professionisti rom e non rom, sostenendo lo scambio di esperienze e la formazione continua. In Italia il progetto è realizzato grazie al supporto dalla Open Society Foundations.
Nelle settimane successive il progetto è stato presentato a Torino, Roma e Reggio Calabria, con l’obiettivo di coinvolgere gli operatori del settore dal nord al sud del paese e ricevendo – ad oggi – oltre 50 adesioni tra privati e organizzazioni.
Da oggi si potranno seguire tutti gli aggiornamenti relativi a REYN Italia tramite il blog, all’indirizzo https://reynitaliablog.wordpress.com. Inoltre sarà possibile raggiungere in ogni momento gli altri iscritti alla rete grazie al gruppo Facebook riservato agli operatori che hanno aderito al nostro network.
Se anche tu lavori in questo settore, o conosci qualcuno che potrebbe essere interessato, potrai iscriverti gratuitamente alla rete inviando una mail a reynitalia@21luglio.org.
La rete italiana REYN è anche su Linkedin.

Nasce REYN Italia, una rete per la prima infanzia rom

Una rete di professionisti e para-professionisti che lavorano a stretto contatto con le comunità rom in Italia nel campo dello sviluppo della prima infanzia.
Sabato 14 maggio, a Torino, sarà presentata ufficialmente anche in Italia la rete REYN (Romanì Early Years Network – Rete per la Prima Infanzia Rom), un progetto già attivo a livello internazionale, realizzato in parte, con il sostegno dell’Istituto Open Society Foundation in collaborazione con il Programma Early Childhood di Open Society Foundations.
Nello specifico, il network si propone di supportare la professionalità  di professionisti e para-professionisti attraverso l’erogazione di formazioni, la fornitura di materiali pratici e la condivisione di buone pratiche; svolgere attività di advocacy affinché vengano implementati sistemi educativi più inclusivi e non discriminatori, garantendo il diritto all’educazione a tutti i minori.
I beneficiari diretti del progetto, che in Italia sarà coordinato da Associazione 21 luglio, sono i bambini rom nella fascia di età che va dalla nascita ai 10 anni di vita. Tra le attività previste dal progetto, vi sono: una mappatura nazionale di organismi, enti, associazioni e singoli individui che lavorano nel campo della prima infanzia a cui verrà data la possibilità di far parte del network e partecipare agli incontri che verranno organizzati in tale contesto; l’organizzazione di training rivolti agli insegnanti della scuola primaria sul tema del multilinguismo, e alle donne rom con bimbi di età 0-8 anni per rafforzare le loro capacità genitoriali; infine la creazione di un gruppo di advocacy all’interno del network che si occuperà di organizzare una tavola rotonda sul tema della prima infanzia rom.
I professionisti e i para-professionisti impegnati nel settore della prima infanzia, che lavorano a stretto contatto con i bambini rom e le loro famiglie, sono invitati a entrare a far parte della rete REYN Italia. A partire da sabato 14 maggio a Torino, nell’ambito dell’iniziativa LabRom, si comincerà a raccogliere le prime adesioni al network; gli appuntamenti successivi saranno il 24 maggio a Roma e il 31 maggio a Reggio Calabria, all’interno delle giornate di LabRom con focus sul centro e sud Italia.
Con la nascita di REYN Italia, il network internazionale di REYN si arricchirà così di una nuova rete nazionale che andrà ad aggiungersi a quelle già esistenti in Croazia, Ungheria, Kosovo, Slovacchia, Slovenia, Irlanda.
Frequentemente, il network internazionale organizza workshop e visite studio in determinati Paesi per permettere ai membri Reyn provenienti da differenti contesti di conoscere e apprendere altre realtà e buone pratiche.
Per maggiori informazioni sulla rete REYN internazionale: http://reyn.blog.issa.nl

Lab Rom, laboratori di confronto e discussione sul tema rom e sinti in Italia

Vi sentite attivisti e volete dare il vostro contributo per tutelare e promuovere i diritti umani dei rom e sinti in Italia? Lavorate in organizzazioni e associazioni che si occupano della tematica oppure siete ricercatori, professionisti o operatori pastorali e desiderate condividere idee ed esperienze sulla cosiddetta “questione rom”, da nord a sud del nostro Paese?
Con LabRom, uno spazio informale e aperto di relazione in cui conoscersi, incontrarsi e confrontarsi, siete invitati a partecipare a tre laboratori di due giornate ciascuna che si terranno nel mese di maggio a Torino (13-14 maggio), Roma (23-24 maggio) e Reggio Calabria (30-31 maggio).
In LabRom ogni partecipante, rom e non rom, in una modalità seminariale è chiamato a condividere la propria esperienza e il bagaglio di idee di cui è portatore.
Le giornate saranno divise in due momenti: uno spazio di condivisione, al mattino, introdotto da una relazione iniziale ed uno spazio di discussione, nel pomeriggio.
I lavori si svolgeranno in plenaria e in gruppi coordinati da facilitatori. Le giornate inizieranno alle 9.30 e termineranno alle ore 18.30.
Per informazioni e per prenotarsi a uno o più appuntamenti scrivere a labrom@21luglio.org
E’ consentita anche la partecipazione a una sola giornata delle due previste in ogni città.
La partecipazione alle due giornate è libera e gratuita; eventuali spese di viaggio e alloggio sono a carico dei partecipanti.
LabRom è una iniziativa promossa da Associazione 21 luglio Onlus, Fondazione Migrantes, Reyn (Romanì Early Years Network), Legacoopsociali nazionale, Cooperativa Animazione Valdocco, Naga, Popica Onlus, MO.C.I. (Movimento Cooperazione Internazionale), Un Mondo di Mondi.

SCARICA IL PROGRAMMA COMPLETO IN PDF

 
TORINO, 13-14 MAGGIO 2016
Ufficio Pastorale Migranti, via S.G.B. Cottolengo 22
Venerdì 13
LA CONDIZIONE DEI ROM E DEI SINTI IN EMERGENZA ABITATIVA NEL NORD  ITALIA
Introduce i lavori Paola Meiardi, architetto specializzata in Pianificazione nei Paesi in via di sviluppo, Milano
La città di oggi tra marginalità e integrazione: il diritto e i diritti dell’abitare
In serata è prevista la proiezione del docu-film Gitanistan di Claudio “Cavallo” Giagnotti e Pierluigi De Donno
Sabato 14
IL BAMBINO ROM: CRITICITA’, RISORSE E PROSPETTIVE. COSTRUIRE UNA RETE PER LA PRIMA INFANZIA
Introduce i lavori Daniela Piazzalunga, economista, Università di Torino
Chi ben comincia è a metà dell’opera: l’importanza di investire nella prima infanzia


 
ROMA, 23-24 MAGGIO 2016
Fondazione Migrantes, via Aurelia 796
Lunedì 23
LA CONDIZIONE DEI ROM E DEI SINTI IN EMERGENZA ABITATIVA NEL CENTRO ITALIA
Introduce i lavori Carlo Cellamare, professore associato di Urbanistica, Università La Sapienza di Roma
Abitare pienamente la città. Protagonisti della polis a partire dalle sue periferie
Martedì 24
IL BAMBINO ROM: CRITICITA’, RISORSE E PROSPETTIVE. COSTRUIRE UNA RETE PER LA PRIMA INFANZIA
Introduce i lavori Susanna Mantovani, Professore ordinario di Pedagogia generale e sociale, Università degli studi di Milano-Bicocca
I primi anni di vita come finestra di opportunità


 
REGGIO CALABRIA, 30-31 MAGGIO 2016
Seminario Arcivescovile Pio XI, via Pio XI 236
Lunedì 30
LA CONDIZIONE DEI ROM E DEI SINTI IN EMERGENZA ABITATIVA NEL SUD ITALIA
Introduce i lavori Alessandro Petronio, docente invitato di Psicologia di Comunità, Istituto Universitario IPU, Viterbo
Dal diritto alla governance comunitaria del bene collettivo “abitare”
In serata è prevista la proiezione del docu-film Gitanistan di Claudio “Cavallo” Giagnotti e Pierluigi De Donno
Martedì 31
IL BAMBINO ROM: CRITICITA’, RISORSE E PROSPETTIVE. COSTRUIRE UNA RETE PER LA PRIMA INFANZIA
Introduce i lavori Severina Tuoto, psicologa dell’età evolutiva
Lo sviluppo psicologico del bambino da 0 a 6 anni


SCARICA IL PROGRAMMA COMPLETO IN PDF

Associazione 21 luglio ETS - Largo Ferruccio Mengaroni, 29, 00133, Roma - Email: info@21luglio.org - C.F. 97598580583 - Privacy Policy - Cookie Policy