“Il sogno europeo, da Ventotene a Brexit” con Emma Bonino e Andrea Palladino

“Il sogno europeo, da Ventotene a Brexit”. È questo il titolo della sesta lezione di Scuola di politica “Confini al Centro” avviata nell’ottobre dello scorso anno al Polo ex Fienile di Tor Bella Monaca. Ad animare il dibattito e la riflessione saranno due ospiti d’eccezione: la senatrice Emma Bonino, già Commissario europeo, e Andrea Palladino giornalista e autore di “Europa identitaria”.

Scuola di politica “Confini al Centro”

Dopo il successo dell’ultima lezione dal titolo “Rifugiati e migranti in Europa tra rifiuto e accoglienza” con Chiara Favilli, tra i massimi esperti del diritto dell’Unione Europea presenti oggi in Italia e Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia, continua l’impegno di Scuola di politica “Confini al Centro” per creare occasioni di crescita e di dibattito a Tor Bella Monaca, nel cuore della periferia.

Giovedì 7 marzo alle ore 17.30

A meno di tre mesi dall’appuntamento elettorale per la composizione del nuovo governo europeo, Associazione 21 luglio e Università Tor Vergata organizzano un’occasione di incontro necessaria ad acquisire concetti e criticità rispetto a contenuti quanto mai attuali. Giovedì 7 marzo, dalle ore 17.30 alle ore 19.30, gli studenti della scuola e quanti vorranno intervenire, potranno assistere ad una lezione sull’Europa aperta alla cittadinanza.

“Zingaro”, parola comune che diventa offesa

Sostantivi che rientrano nel lessico comune e che diventano, utilizzati in particolari contesti non appropriati, accezioni negative e offensive. Parole che non assumono più il ruolo semantico che, di base, sono chiamate a svolgere ma fanno scaturire etichette per catalogare individui con riferimenti discriminatori. E quando a utilizzarle sono esponenti politici di rilevanza locale e nazionale, la vicenda assume toni anche inquietanti.

“Ffundamu i zingari”

È il caso di un episodio che si è verificato nelle scorse settimane a Reggio Calabria quando un assessore, Antonino Zimbalatti, in occasione del derby Reggio Calabria-Catanzaro, ha utilizzato il termine “zingari” (inteso come offesa) per indicare gli “avversari” e la tifoseria calcistica della squadra del Catanzaro. Zimabalatti sulla sua bacheca Facebook (sempre più veicolo di messaggi stereotipati e stigmatizzanti che, non di rado si trasformano in autentici discorsi di odio) ha scritto: “Ffundamu i zingari”. Immediata la reazione del mondo politico locale che ha chiesto al sindaco della città di Reggio Calabria la revoca della delega all’assessore Zimbalatti.

I fatti avvengono oggi, nell’anno 2019, in un contesto socio-economico-politico che spesso mina le forme più elementari di rispetto verso gli altri e non tiene conto di norme e fondamenti che da anni caratterizzano documenti importanti partoriti dall’associazione “La Carta di Roma” che nell’omonimo protocollo deontologico fornisce indicazioni su una corretta informazione relativa ai temi dell’immigrazione. “Zingaro” è una parola che la società maggioritaria ha imposto a un gruppo che non si autodefinisce così e che percepisce come offensiva. Nel tempo è aumentata l’accezione negativa connessa al termine “zingaro”, equiparabile sempre più a un insulto razziale, come negro per i neri. Non solo, utilizzare questa come altre parole con intenti offensivi costituisce condotta censurabile.

“Condotta censurabile”

Era l’anno 2015 quando l’autore di un testo giuridico scriveva: “Quando, ad esempio, la cosa, nonostante il suo notevole valore sia offerta in vendita da un mendicante, da uno zingaro o da un noto pregiudicato”. All’epoca fu presentata denuncia perché “associare uno zingaro a un mendicante o a un noto pregiudicato veicola un messaggio gravemente lesivo della dignità e della reputazione in quanto appartenente alla comunità criminalizzata”. L’autore della pubblicazione è stato condannato per “condotta censurabile”.

Sea Watch: 50 organizzazioni scrivono a Conte: “Fateli scendere”

Associazione 21 luglio ha aderito alla lettera sottoscritta da 50 organizzazioni e associazioni che a vario titolo sono impegnate per i diritti dei minori e che si rivolgono direttamente al premier Conte per chiedere con urgenza improrogabile che tutte le persone a bordo della Sea Watch tocchino terra nel più vicino porto sicuro, nel rispetto delle leggi e convenzioni internazionali. 

“Urgenza improrogabile, i minori e tutte le persone presenti tocchino terra”

“È ormai di urgenza improrogabile che i minori e tutte le persone presenti a bordo possano toccare terra nel più vicino porto sicuro e non restare ostaggio di dispute politiche alle quali, siamo certi converrà, il rispetto degli esseri umani e dei loro basilari diritti va sempre anteposto”. E’ questo il messaggio contenuto nella lettera inviata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte dalle associazioni.

“Si facciano sbarcare almeno i minori”

Nella lettera in particolare si chiede al Presidente Conte che si dia seguito oggi stesso alla richiesta della Procura presso il Tribunale per i minorenni di Catania di far sbarcare i minori, sottolineando che “le disposizioni della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, del diritto internazionale del mare, della Convenzione Europea sui diritti umani, della nostra Costituzione e delle leggi interne di tutela dei minori di 18 anni rendono lo sbarco un atto dovuto, sinora ritardato senza comprensibili motivi”

La richiesta al Premier Conte

La richiesta al Premier è di intervenire immediatamente ed “esercitare quanto nelle Sue responsabilità per far sì che questo ulteriore penoso episodio si concluda oggi stesso con lo sbarco di tutti e l’opportuna e immediata presa in carico dei minori loro malgrado coinvolti. Si tratta di persone che hanno già subito violenze e privazioni durante il viaggio, la loro sofferenza si è prolungata sin troppo ed è responsabilità delle Istituzioni italiane porvi fine.”

“Shoah – Porrajmos”, l’abbraccio delle due Memorie

«Inizialmente solo per gli ebrei esistevano le camere a gas, unicamente per loro. In un secondo momento, nell’estate del 1944, purtroppo anche per gli zingari fu decretata la stessa “soluzione finale”. Li hanno mandati a morire nelle camere a gas. Ebrei e zingari morivano per gas» (Pietro Terracina, sopravvissuto ad Auschwitz)

Porrajmos: 500mila rom e sinti vittime del genocidio nazi-fascista.

Il 27 gennaio si celebra in Italia la Giornata della Memoria – riconosciuta grazie alla Legge n.211 del 20 luglio 2000 – che ricorda lo sterminio del popolo ebraico, la Shoah, ma che dimentica di commemorare anche i 500mila rom e sinti vittime del genocidio nazi-fascista. Una storia segnata dalla persecuzione su base etnica che, in tempi e con modalità differenti, ha colpito le comunità rom e sinte in Italia nel ventennio fascista: il Porrajoms

I quattro periodi del Porrajmos

Sono quattro i periodi del “Porrajmos”, la violenta azione che in Italia ha inghiottito nel vortice dello sterminio centinaia di famiglia colpevoli solo di appartenere ad una “razza” giudicata senza speranza di conversione. Il primo periodo è inaugurato con la Circolare del Ministero degli Interni del 19 febbraio 1926 che dispone il respingimento delle carovane entrate nel territorio “anche se munite di regolare passaporto” e l’espulsione di quelle soggiornati di origine straniera. Il secondo periodo è racchiuso trail 1938 e il 1942 e risulta segnato da una pulizia etnica organizzata presso le frontiere. Il terzo periodo si inaugura con un Ordine emanato l’11 settembre 1940 dal Capo della Polizia Nazionale che ordina, per i rom di nazionalità italiana “certa o presunta” il rastrellamento “nel più breve tempo possibile” e il concentramento “sotto rigorosa vigilanza in località meglio adatte in ciascuna Provincia”. L’ultimo periodo, il quarto, parla il drammatico linguaggio della “soluzione finale” verso i campi di sterminio.

Da Largo 16 ottobre a piazza degli Zingari per abbracciare le due Memorie

All’interno della Settimana della Memoria, Associazione 21 luglio, con il patrocinio di Progetto Memoria – Associazione che si compone di sopravvissuti ai lager e testimoni diretti e indiretti -, organizza domenica 3 febbraio alle ore 11,00 una passeggiata urbana nel cuore di Roma per unire, in un unico abbraccio le Memorie delle due persecuzioni. La passeggiata avrà inizio alle ore 11,00 presso Largo 16 ottobre 1943 con la testimonianza del sopravvissuto Lello Dell’Ariccia. I partecipanti si sposteranno poi in una passeggiata libera verso Piazza degli Zingari dove lo strorico Luca Bravi, accompagnato da alcune testimonianze, racconterà la vicenda del Porrajmos in Italia.

L’evento si concluderà in piazza degli Zingari

L’evento, accompagnato da musica tzigana, dalle canzoni di Maurizio Di Veroli e dalle riflessioni della giornalista Annalisi Camilli e dell’antropologo Piero Vereni, si concluderà in Piazza degli Zingari alle ore 12,30 con un omaggio presso la targa che ricorda lo sterminio del popolo rom.Ogni singolo partecipante è invitato a portare un fiore da deporre in piazza degli Zingari.

Aderiscono all’inizitiva (in ordine di adesione): Associazione Progetto Memoria, Laboratorio di Pratiche Etnografiche dell’Università di Tor Vergata, A Buon Diritto, Arci Solidarietà, Associazione Radicali Roma, Gruppo EgaulMente, Partito Democratico di Roma, Amnesty International Italia, Alleanza Romanì, Verdi di Roma, Arci Roma, Gruppo Martin Buber-Ebrei per la pace.
Per informazioni e adesioni: info@21luglio.org

Alla scuola di politica “Confini al Centro”, la presentazione del libro “La macchia urbana”

Scuola di Politica “Confini al Centro” nasce con l’idea di creare un luogo di condivisione, di riflessione e di dibattito intorno a temi attuali. Le lezioni, aperte alla cittadinanza, si svolgono presso il Polo di sviluppo educativo e culturale ex Fienile di largo Mengaroni, nel luogo simbolo della periferia romana: Tor Bella Monaca. Gli incontri, iniziati a partire dal mese di ottobre e con cadenza mensile, sono intervallati dall’organizzazione di eventi e tra questi la presentazione di libri che raccontano attualità, periferia, storia.

Presentazione del libro “La macchia urbana”

Il primo degli appuntamenti del 2019 è fissato per martedì 29 gennaio con la presentazione del libro “La macchia urbana” di Michele Grimaldi. All’evento, che si svolgerà a partire dalle 18.30, i saluti di Carlo Stasolla, presidente di Associazione 21 luglio, Giovanni Caudo, presidente del Municipio Roma III, Matteo Orfini, presidente del Partito Democratico, Walter Tocci, Centro per la Riforma dello Stato e l’autore. Modera Piero Vereni, antropologo, professore associato Università di Roma Tor Vergata.

Partecipano alla realizzazione dell’evento organizzato da Associazione 21 luglio, Università Tor Vergata e associazione Bella Vera.

 

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“Scuola di Politica – Confini al Centro”, riflessione e confronto all’ex Fienile

“Scuola di Politica – Confini al Centro” è tra le ultime iniziative promosse da Associazione 21 luglio in collaborazione con Università Tor Vergata. Palcoscenico di incontri, dibattiti e riflessioni aperti alla cittadinanza è il Polo di sviluppo educativo e culturale ex Fienile di Tor Bella Monaca. A partire dal mese di ottobre, alcune delle tematiche più importanti dell’attuale panorama socio-politico-economico vengono sviscerate alla presenza e grazie al contributo di esperti di settore. Tra gli ospiti annoverati fino ad ora Luigi Manconi, Christian Raimo, Marco Dotti, Riccardo Magi e ancora Mao Valpiana e Nicola Zamperini. Gli incontri sono moderati dal prof. Piero Vereni, antropologo, professore associato all’Università di Roma Tor Vergata. La scuola di politica segue la scia del convegno organizzato da Associazione 21 luglio e Università degli studi di Roma “Tor Vergata” durante lo scorso mese di maggio “Confini al Centro”.

Il prossimo appuntamento in calendario il 22 gennaio “La tragedia di Antigone”

La prossima lezione, dal titolo “La tragedia di Antigone” è fissata in calendario per il pomeriggio di martedì 22 gennaio alle ore 17.00 presso la struttura di largo Mengaroni, 29. Ne discutono Emilia Rossi, Garante nazionale dei diritti dei detenuti e Patrizio Gonnella, presidente Coalizione Italiana Libertà e Diritti Civili. A seguire il dibattito. Le lezioni, inoltre, sono intervallate da incontri e presentazione di libri come l’evento previsto per il giorno 29 gennaio “La macchia urbana” di Michele Grimaldi.

La scuola di politica come occasione di resistenza, condivisione e riflessione

“In questo particolare momento storico e sociale è importante creare momenti di resistenza, di condivisione ma anche di riflessione. Farlo qui assume per noi un significato importante proprio perché occorrono studio e disciplina, le lezioni sono intervallate da laboratori seminariali e letture partecipate” ha commentato Carlo Stasolla, presidente di Associazione 21 luglio. Infine, Piero Vereni: “Un momento particolarmente importante perché riteniamo essenziale che l’università non sia ancorata solo ad un sapere libresco e formale ma sia un sapere che va sul territorio e si confronta con la realtà”.

Il Polo ex Fienile, è stato dato in gestione a canone agevolato dal Comune di Roma all’ATS composta da Associazione 21 luglio (capofila), Università degli studi di Roma “Tor Vergata” e associazione culturale Psico Analisi Contro diventando la sede deputata per la realizzazione di corsi e progetti volti all’inclusione.

 

Riparte lo “Spazio baby” all’ex Fienile tra incontri con nutrizionisti e nuovi laboratori

Laboratori, attività, progetti e incontri con esperti: inizia così il 2019 all’ex Fienile, Polo di sviluppo educativo e culturale di Tor Bella Monaca. Con la ripresa delle lezioni scolastiche dopo la pausa natalizia, anche gli operatori professionisti di Associazione 21 luglio sono tornati sul campo e hanno avviato la nuova stagione all’insegna di tante novità.

Incontri aperti con un esperto nutrizionista

Tra quelle più importanti figura di certo il ciclo di incontri con un esperto nutrizionista durante il mese di gennaio che rientra nell’attività “Cura del bebè” del progetto Tor Bell’Infanzia selezionato dalla fondazione “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. In queste occasioni i bambini e i loro genitori potranno chiedere all’esperto consigli esponendo i propri dubbi per ottenere informazioni e suggerimenti circa il corretto nutrimento durante la fase della crescita. L’accesso agli incontri presso il Polo ex Fienile di largo Mengaroni è libero.

Il laboratorio di origami e nuove iniziative

Un avvio sperimentale durante lo scorso mese di dicembre ha portato grandi risultati: il laboratorio di origami con operatrici e mamme, realizzato presso l’ex Fienile, è stato un successo. “Siamo entusiasti del lancio di questa nuova attività che ha visto impegnate le mamme in creazioni originali – ha raccontato Sara Savelli, operatrice Associazione 21 luglio, responsabile del progetto che ha anticipato – si svolgeranno nuovi laboratori come quello di decoupage e uncinetto”.

Vi aspettiamo allo Spazio Baby!

Lo “Spazio Baby” è aperto le mattine del lunedì, mercoledì e venerdì per accogliere le mamme e i loro bimbi di età compresa tra gli 0 e i 3 anni. “L’obiettivo è offrire un luogo sicuro e accogliente dove mamme e bambini possano ritrovarsi per socializzare, giocare insieme e offrire ai loro bambini stimoli necessari per una sana crescita fin dai primi anni di vita.”. Infine: “Siamo soddisfatti del percorso realizzato fino ad ora e auspichiamo una partecipazione sempre maggiore per continuare a lavorare in sinergia con le famiglie del territorio e non solo. Vi aspettiamo all’ex Fienile”.

 

“Ex Fienile”, le nuove sfide del 2019 al Polo di sviluppo educativo e culturale di Tor Bella Monaca

Il Polo di sviluppo educativo e culturale “Ex Fienile” viene inaugurato il 2 marzo 2017. La struttura di largo Mengaroni, a Tor Bella Monaca, cuore della periferia romana, costruita agli inizi degli anni 2000 nell’ambito del progetto “Urban”, dopo un periodo di fiorente attività è stata abbandonata al degrado fino a quando non è stata data in concessione ad un’Associazione Temporanea di Scopo che vede Associazione 21 luglio come capofila.

Da quel momento (marzo 2017) un crescendo di attività, iniziative e progetti hanno reso la struttura non solo un centro di aggregazione ma le hanno conferito anche una mission importante: riportare la periferia (urbana e sociale) al centro del dibattito pubblico e politico.

Associazione 21 luglio, insieme a Università Tor Vergata e Associazione Culturale Psicoanalisi Contro, con la collaborazione di realtà territoriali, ha aperto una nuova stagione dove i processi di inclusione sono diventati perni intorno cui ruota l’intera progettualità per favorire il superamento della marginalità sociale. È così che gli ampi locali dell’ex Fienile sono diventati aule dove apprendere la “break dance” durante il progetto arteducativo e sociale “Amarò foro”, rivolto a bambine e bambini di età compresa tra i 7 e i 13 anni che vivono in condizioni socio-economiche svantaggiate, come i quartieri ghetto o le baraccopoli, e alle loro famiglie. La struttura è anche palcoscenico di molte delle attività del progetto “Tor Bell’Infanzia” selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del “Fondo per il contrasto della povertà̀ educativa minorile”.

Grazie alla professionalità e al lavoro di formatori e mediatori culturali, al Polo ex Fienile di Tor Bella Monaca si svolgono incontri mirati di supporto alla genitorialità come “Cura del bebè” o “Spazio Baby” che accoglie le famiglie e promuove il gioco libero come momento di qualità per sviluppare e rafforzare la relazione adulto/minore. Tor Bell’Infanzia promuove il benessere socio-educativo dei bambini nella fascia di età tra 0 e 6 anni, investendo soprattutto nei servizi per la salute e per lo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale dei primissimi anni di vita.

Particolare attenzione è dedicata anche agli studenti e agli adulti grazie all’istituzione di “Scuola di Politica – Confini al Centro”: appuntamenti mensili che ospitano momenti di riflessione, di dibattito e crescita non solo culturale ma anche umana con insigni rappresentanti del panorama pubblico nazionale. Tante poi le iniziative promosse dagli altri partner di una progettualità condivisa che vuole fare del Polo ex Fienile un punto di riferimento sul territorio.

Tutto questo non è che l’inizio. Il 2019 è l’anno della continuità rispetto ai progetti messi in campo fino ad ora ma è anche l’anno delle grandi sfide tra novità, iniziative sperimentali e una collaborazione sempre maggiore con le realtà sociali impegnate sul territorio di periferia.

Alla “Biblioteca del giocattolo” avviati gli incontri intergenerazionali

Giochi, arredi innovativi, occasioni di crescita, scambio intergenerazionale, momenti di incontro e condivisione che vanno oltre la didattica quotidiana. Sono queste solo alcune delle attività che dallo scorso mese di ottobre, e fino al prossimo mese di giugno, si svolgono presso la “Biblioteca del giocattolo” allestita alla scuola “Via San Biagio Platani” di Tor Bella Monaca, nella estrema periferia est della Capitale.

Accolti 80 bambini in soli tre mesi di attività

«Abbiamo accolto oltre 80 bambini tra il gruppo classe e le aperture libere – racconta Sara Savelli di Associazione 21 luglio e coordinatrice del progetto – Una partecipazione importante anche quella che stiamo registrando durante gli incontri di apprendimento generazionale che vedono coinvolti i bambini, i genitori e i nonni» .

“I bambini mostrano una maggiore apertura verso gli altri”

Grande entusiasmo anche dal corpo docente della scuola “Via San Biagio Platani” come spiega Cristiana Masella, referente, a proposito dei laboratori di alfabetizzazione emotiva avviati nelle scorse settimane: «I bambini mostrano una maggiore apertura verso gli altri, ne siamo molto felici» .

La “Biblioteca del giocattolo” rientra all’interno del progetto “Tor Bell’Infanzia” selezionato dalla fondazione “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Da Tor Bella Monaca a Mazara del Vallo, “biblioteche del giocattolo” in festa

Si conclude la prima fase di Toy For Inclusion che ha visto l’apertura in Italia di due Play Hub (Biblioteche del giocattolo), centri per il gioco. Il progetto, di respiro europeo, è condotto da una coalizione di enti internazionali di cui è capofila ICDI (International Child Development Initiatives) e che vede come partner italiani Associazione 21 luglio, Associazione Casa della Comunità Speranza e CuboLibro.

Punti di riferimento, luoghi di aggregazione ma soprattutto di crescita e inclusione per le bambine, i bambini e le loro famiglie in territori di periferia marcati da tessuti urbani particolari come Tor Bella Monaca (Roma) e Mazara del Vallo (Trapani). Nel pomeriggio di sabato 15 dicembre, in entrambe le “Biblioteche del giocattolo” a partire dalle ore 17.00 un momento di festa, di saluti ma anche di anticipazione delle attività già in cantiere per i prossimi mesi.

“Siamo molto contenti della riuscita del progetto e della sua implementazione in Italia – spiega Francesca Petrucci, coordinatrice nazionale di Toy For Inclusion – Abbiamo raggiunto un considerevole numero di persone e abbiamo aiutato le famiglie e conoscersi tra loro e conoscere meglio i loro figli”. Sulle prossime iniziative ha annunciato: “Aspettiamo con ansia l’evento previsto in calendario per il prossimo 17 dicembre che vedrà per la prima volta l’incontro a Roma tra entrambe le “Biblioteche del giocattolo” e le istituzioni, tra cui le scuole. In questa occasione racconteremo le attività svolte fino ad ora, i numeri raggiunti e consegneremo guide pratiche contenenti raccomandazioni utili per implementare servizi di qualità inclusivi dedicati alla prima infanzia”.
Il progetto è finanziato da Open Society Foundations e Commissione Europea

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