Rapporto Osce: in Italia 596 crimini d'odio nel 2014
L’Osce, l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, ha pubblicato il nuovo Rapporto annuale sui crimini d’odio, realizzato grazie alla raccolta di dati provenienti dalle autorità competenti di 43 Stati oltre che da 122 associazioni non-profit. Tra queste, anche l’Associazione 21 luglio ha contribuito al monitoraggio attraverso la segnalazione di crimini a sfondo razzista contro le popolazioni rom e sinte in Italia.
Secondo la definizione dell’Osce, si verifica questo tipo di atto a condizione che costituisca reato secondo il diritto penale e ne sia accertata la motivazione dettata da “pregiudizi, noti anche come reati d’odio o preconcetto, che ledono la sicurezza degli individui, delle comunità e della società nel suo complesso”.
I dati ufficiali relativi al nostro Paese, con riferimento al 2014, riportano 596 crimini d’odio: 413 casi di razzismo e xenofobia, 153 casi di pregiudizi contro cristiani e appartenenti ad altre confessioni religiose, 27 casi di pregiudizi contro persone LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender), 3 casi di pregiudizi contro persone con disabilità e altri gruppi. Rispetto ai 472 rilevati nell’anno precedente, si osserva un sensibile aumento dovuto verosimilmente ad un rafforzamento della consapevolezza sia da parte delle vittime che denunciano, sia da parte delle autorità competenti che categorizzano il reato.
Secondo le informazioni raccolte e inviate all’Osce dalle associazioni italiane, sono 21 i casi di pregiudizi ai danni di individui appartenenti alla popolazione rom e sinta in Italia. Tra questi, il rapporto Osce distingue 5 casi di attacchi violenti, 7 casi di minacce e 9 attacchi contro la proprietà.
L’Associazione 21 luglio, in particolare, ha contribuito al rapporto Osce attraverso la segnalazione di 12 episodi di cui sono stati vittime rom e sinti.
Tra questi, uno degli episodi di più evidente matrice razzista si è verificato a Roma – località Acilia – dove alcuni giovani in sella a un motorino hanno sparato contro un insediamento abitato da quaranta persone, tra cui otto minori, urlando “maledetti zingari”.
Come si può leggere sul sito dell’Osce, l’Associazione 21 luglio ha segnalato una serie di assalti contro quattro persone rom, la minaccia di una bomba contro un centro di raccolta che ospita 400 persone e due casi in cui colpi di arma da fuoco sono stati diretti contro le abitazioni di alcune famiglie rom.
Associazione 21 luglio e Lunaria, infine, hanno contestualmente riportato il caso di un incendio doloso in un insediamento rom e due sparatorie contro le abitazioni di famiglie rom.