Tag Archivio per: diritti infanzia

Articoli

Amarò Foro

"Gli invisibili" – lo spettacolo finale dei laboratori Amarò Foro

Abbiamo chiuso questo intenso e lungo anno di Amarò Foro con un bellissimo spettacolo, una coreografia dei più grandi (11-13 anni) presentata in occasione della festa di chiusura attività.
La performance è stato un grande successo, un’esperienza impagabile di bellezza, frutto di un profondo lavoro di auto-narrazione che abbiamo portato avanti in questi ultimi mesi.

Come ci siamo preparati

Abbiamo cominciato a scoprire la “grammatica delle emozioni”, per partire da modelli e codici riconoscibili. Abbiamo studiato la storia e la cultura hip-hop e abbiamo sperimentato diversi modi di praticare break dance e associare loro, grazie all’aiuto dei nostri arteducatori, diversi sentimenti e stati d’animo. Abbiamo costruito nuove pose e nuove mosse di break dance con l’aiuto di “personaggi modello”, come supereroi o altri personaggi dei fumetti. L’esperimento più riuscito è stato quello di improvvisare teatralmente scene di cose impossibili, come diventare invisibili o ottenere dei superpoteri.

La coreografia finale

Da questo lungo percorso abbiamo sviluppato la nostra coreografia finale, costruita nel corso delle settimane su esperienze accumulate durante le attività di auto-narrazione. Anche il nome della crew (il gruppo che ha portato in scena lo spettacolo) è stato il risultato di questo percorso: “gli invisibili”, un chiaro riferimento a quell’invisibilità elencata tra le cose “impossibili” che ci piacerebbe ottenere, ma anche come parola chiave dell’esperienza scolastica da cui spesso ci sentiamo completamente estranei. La base che ha accompagnato la nostra performance, Cara Italia di Ghali, era una delle canzoni utilizzate nell’esercizio di disegno delle emozioni; mentre l’utilizzo delle maschere si ispirava a uno dei video proposti all’inizio dell’attività.

Lo spettacolo

La messa in scena dello spettacolo finale è stata un’ultima sfida per mettere alla prova le nostre capacità individuali e collettive e il successo della performance ci ha riempito di orgoglio, specie per quegli sguardi di innocente fierezza propri di chi si approccia per la prima volta a un pubblico con la consapevolezza di stare per raccontare qualcosa di urgente.
 
 
GUARDA IL VIDEO FINALE DELLA COREOGRAFIA

Tor Bella Monaca

Tutti insieme per il "Feet Fantasy" al teatro di Tor Bella Monaca

Questo mese abbiamo provato nuove esperienze insieme a bambini e genitori della nostra scuolina (azione del progetto BAMBINI AL CENTRO), vivendo giornate all’insegna dell’esplorazione del quartiere di Tor Bella Monaca.

Alla scoperta del quartiere

Come prima tappa abbiamo scelto il teatro di Tor Bella Monaca, dove i bambini sono entrati a contatto per la prima volta con uno spazio completamente nuovo e ricco di stimoli. Palcoscenico, sedie pieghevoli, luci e colori: ogni cosa è stata per i più piccoli una nuova scoperta!

I bambini della scuolina al teatro di Tor Bella Monaca

Uno spettacolo al teatro di Tor Bella Monaca

Lo spettacolo in scena – il “Feet Fantasy” – ci ha entusiasmato, catapultandoci in un luogo dove il tempo sembrava essersi fermato. Uno spazio fatto di sensazioni, ascolto e empatia. Qui il corpo esprime e comunica una strada, emette suggestioni e produce stimoli, specialmente nella fantasia dei più piccoli. Come? Piedi e mani, solo loro, l’hanno fatta da padroni! Protagonisti dello show si sono raccontati storie comiche, poetiche e sognanti a ritmo di musica. Divertente e frizzante, i nostri bambini sono usciti con un ampio sorriso sul viso e con grande soddisfazione dei famigliari che hanno partecipato con noi all’attività.

L’incontro con Toy for Inclusion

Ma le avventure non si sono limitate a questo e, nel giorno di apertura straordinaria della Toy Library di Tor Bella Monaca (presso la biblioteca Cubo Libro), i bambini della scuolina hanno preso parte alle simpatiche letture animate facendo incontrare il progetto TOY For Incusion con Bambini al Centro, creando sinergie e ricadute positive su tutto il territorio. (Per tutte le informazioni sugli orari di apertura della Toy Library di Largo Mengaroni consulta QUI la locandina).

I bambini della scuolina nella Toy Library di Tor Bella Monaca

Una mamma ha detto…

Un bellissimo pomeriggio, quello di oggi qui alla TOY Library di largo Mengaroni – ha confidato la mamma di Chanel – porterò presto anche le mie figlie più grandi”.
 
 

martedì grasso

Amarò Foro festeggia il martedì grasso a Tor Bella Monaca

L’equipe di Amarò Foro ha festeggiato il martedì grasso partecipando al Carnevale Popolare di Tor Bella Monaca organizzato da Cubo Libro e e El Chentro Sociale  con la partecipazione di Los Adoquines de Spartaco.

Il Carnevale popolare di Tor Bella Monaca

Giunto alla sua sesta edizione, i festeggiamenti si sono aperti con la consueta sfilata attraverso il quartiere della Murga Los Adoquines de Spartaco – un tripudio di colori, musica e danza – e sono proseguiti in Largo Mengaroni dove le famiglie e i bambini del quartiere si sono incontrate e hanno condiviso insieme giochi e lanci di stelle filanti e coriandoli. Last but not least…l’esibizione di un’artista di strada che ha concluso i festeggiamenti in maschera.

La festa più colorata dell’anno

Tanti i bambini e le bambine che erano presenti in piazza, tutti rigorosamente mascherati, per celebrare la festa più colorata dell’anno. Il Carnevale è una delle espressioni più autentiche della tradizione popolare del nostro Paese, un momento fondamentale ed estremamente pedagogico per i più piccoli, che viene festeggiato con centinaia di celebrazioni in tutte le parti d’Italia, dal nord al sud, alle isole. La fantasia, l’energia, la spontaneità e le creatività popolari trovano espressione da sempre in questo evento, portando la sua  potenza simbolica ben al di là della semplice festa.
 

Amarò Foro

Amarò Foro alla scoperta del fumetto Asiatico

Dopo aver preparato diari di bordo e mappe personalizzate della città, i bambini e le bambine che partecipano ai laboratori di Amarò Foro sono partiti alla scoperta della città. Dopo una prima uscita al museo MACRO Testaccio di Roma, è stata la volta di Mangasia – Wonderlands of Asian Comics, in mostra al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Qui i bambini hanno potuto scoprire la versione cartacea, o meglio fumetto, degli eroi dei cartoni animati che sono abituati a guardare in tv: Goku di Dragon Ball, Doraemon e tanti altri. La mostra si è conclusa con un gioco divertente che ha permesso ai bambini di muovere un grande robot sul maxischermo di fronte a loro attraverso la tecnologia dei sensori di movimento, senza mancare di improvvisare alcuni passi di break dance.
Le attività extra-laboratoriali del progetto Amarò Foro fanno parte delle azioni previste dalla pedagogia della cittadinanza che, accanto ai laboratori, organizza uscite nel quartiere di Tor Bella Monaca e nella città, sia in forma di partecipazione a eventi culturali e artistici (come spettatori o protagonisti), sia come momenti di formazione e di fruizione delle bellezze e del patrimonio artistico della città di Roma (monumenti, parchi e musei).
E ora pronti per la prossima avventura!
Scopri di più sul progetto Amarò Foro

Gruppo CRC

Diritti dell'infanzia: pubblicato il terzo rapporto del Gruppo CRC

È stato pubblicato il terzo rapporto CRC sulla condizione dell’infanzia in Italia (Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza), 11 capitoli cui hanno contribuito 144 operatori delle 96 associazioni che costituiscono il gruppo CRC. Anche il gruppo di advocacy REYN Italia e Associazione 21 luglio hanno partecipato alla stesura, apportando contenuti per la redazione del capitolo dedicato all’infanzia rom in Italia.
Il Rapporto fotografa lo stato delle politiche dell’infanzia secondo la prospettiva del terzo settore ed è un’analisi complementare rispetto a quella fornita dal Governo.
Facendo il punto sull’attuazione della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza in Italia, il documenta sottolinea che nonostante siano stati fatti significativi passi avanti sul piano legislativo manca ancora una visione strategica e sono ancora molto forti le disuguaglianze, soprattutto a livello regionale.
Per rispondere all’accresciuto rischio di povertà ed esclusione sociale di bambini e adolescenti fino a 16 anni, che in Italia dal 2007 al 2015 è passato dal 28,2% al 33,4% (in Europa nello stesso periodo cresceva dello 0,5%), è stato previsto un Fondo Nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale che attraverso il reddito inclusione supporteranno numerose famiglie con minori. Esistono ulteriori strumenti di recente introduzione evidenziati dal terzo rapporto CRC ma nel contempo viene evidenziato come le condizioni di crescente svantaggio economico dei bambini in Italia e la riforma sulla cittadinanza siano da considerare tra le principali sfide del prossimo futuro.
Sui minori rom, il rapporto evidenzia l’urgenza di superare le baraccopoli e risolvere l’emergenza abitativa da cui sono afflitti circa 15 mila minori rom in tutta Italia. «Per un bambino rom, che nasce oggi in una baraccopoli istituzionale o informale, la vita appare tracciata come un “percorso a ostacoli”: l’ostacolo di essere allontanato dalla propria famiglia, quello di sposarsi in età adolescenziale, quello di restare nel proprio Paese di origine lontano dai genitori. La condizione delle persone di età minore rom, che in Italia vivono in stato di povertà, segna fortemente il loro presente e compromette irrimediabilmente il loro futuro».
Il report sottolinea inoltre come sul piano scolastico le misure “speciali” adottate per incrementare la frequenza scolastica di questi minori si siano in realtà dimostrate fallimentari. A incidere sui livelli di scolarizzazione contribuiscono infatti soprattutto le condizioni abitative segreganti degli insediamenti e la marginalizzazione spaziale in cui vivono. Alla luce di queste considerazioni il gruppo CRC raccomanda al Governo di «sollecitare la messa in opera delle precondizioni necessarie per una rapida ed effettiva messa in opera della Strategia Nazionale d’Inclusione, attraverso concrete misure a livello locale e in particolare promuovendo la desegregazione abitativa»; al MIUR di «vietare l’utilizzo di tabelle differenziate di valutazione su base etnica incentivando politiche includenti e non discriminatorie, anche in riferimento al trasporto scolastico, sensibilizzando al contempo il personale della scuola sull’adozione di pratiche educative inclusive e non discriminatorie».
SCARICA IL RAPPORTO

USCIRE PER SOGNARE. L'infanzia rom in emergenza abitativa nella città di Roma

In Italia quasi 20.000 minori rom vivono i condizioni di povertà assoluta e emergenza abitativa, tra baraccopoli formali e informali. un minore che nasce in un insediamento avrà possibilità prossime allo 0 di accedere ad un percorso universitario mentre le possibilità di frequentare le scuole superiori non supereranno l’1%. In un casi su 5 non inizierà mai il percorso scolastico.
In occasione della Giornata Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, Associazione 21 luglio ha presentato in Campidoglio “Uscire per sognare. L’infanzia rom in emergenza abitativa a Roma.”
Scarica il report

Giornata Internazionale dell'infanzia: in Italia sono quasi 20.000 i minori rom in povertà assoluta

Il 20 novembre si celebra la Giornata Internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, Associazione 21 luglio denuncia: in Italia quasi 20.000 minori rom vivono in emergenza abitativa e in condizioni di povertà assoluta.
Nella Giornata dedicata alla tutela e alla salvaguardia del benessere del bambino, Associazione 21 luglio denuncia la condizione di povertà assoluta e marginalità sociale dei circa 20.000 minori rom che in Italia vivono in emergenza abitativa all’interno di baraccopoli formali e informali.
Per celebrare questa giornata ripartendo dall’infanzia che vive nella morsa del disagio e della povertà, il 21 novembre presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio a partire dalle 17.30, Associazione 21 luglio organizzerà il convegno “Figli delle baraccopoli. Restituire il sogno perduto” e presenterà il nuovo report “Uscire per sognare. L’infanzia rom in emergenza abitativa nella città di Roma”.
Per questi minori, i “figli delle baraccopoli”, l’aspettativa di vita media è di circa 10 anni in meno rispetto al resto della popolazione. Dalla nascita sono esposti al rischio di malnutrizone e malattie infettive quali scabbia e tubercolosi, oltre che di infezioni virali, micotiche e veneree. Tra gli adolescenti si registra un’elevata diffusione delle cosiddette “patologie da ghetto”, come ansia e depressione, e un consumo considerevole di alcool e stupefacenti.
L’accesso all’istruzione, a partire dalla scuola dell’infanzia, è limitato e incostante. Nonostante nell’articolo 28 della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza l’istruzione primaria gratuita sia riconosciuta come un diritto fondamentale di tutti i bambini, in Italia in un caso su 5 i minori che oggi vivono in un insediamento non inizieranno mai il percorso scolastico; solo nell’1% dei casi avranno la possibilità di frequentare le scuole superiori e le probabilità di accedere ad un percorso universitario sono ridotte a zero.
Lo scarso accesso all’istruzione è inoltre aggravato dai frequenti sgomberi forzati che interrompono – spesso irrimediabilmente – il percorso scolastico dei minori rom, rendendo le loro condizioni di vita ancora più precarie. Nel solo 2015 Associazione 21 luglio ha registrato 80 sgomberi forzati nella città di Roma, che hanno coinvolto 1.470 persone di cui 810 minori.
Nella Capitale si stima una presenza di circa 4100 minori rom in condizioni di povertà: 1350 di età compresa tra gli 0 e i 6 anni, 2750 sono quelli tra i 7 e i 18. La loro vita è segnata dall’esclusione sociale, dallo scarso accesso ai servizi sanitari e dalla stigmatizzazione da parte della società maggioritaria. Ognuno di questi bambini, diventato adulto, avrà 7 possibilità su 10 di essere discriminato a causa della propria etnia.
Nonostante l’Italia abbia ratificato nel 1991 la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza approvata nel 1989 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, fino ad ora non sono state applicate politiche nazionali e locali capaci di offrire una risposta adeguata a questa condizione allarmante.
Associazione 21 luglio ribadisce come il primo passo necessario per restituire i diritti fino ad oggi negati a questi 20.000 minori, sia quello di individuare percorsi inclusivi di uscita e di superamento delle baraccopoli. La questione abitativa è infatti alla radice del disagio: finché questi minori cresceranno tra cumuli di rifiuti in condizioni igienico-sanitarie allarmanti, nelle periferie estreme delle città e lontani dai servizi, privati degli spazi idonei per lo studio e per il gioco, sarà impossibile costruire per loro un nuovo futuro fondato sui diritti e su una piena cittadinanza.
SCARICA IL REPORT
SCARICA IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO
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Per maggiori informazioni:
Elena Risi
Ufficio stampa e Comunicazione
Associazione 21 luglio
Tel: 388 4867611
Email: stampa@21luglio.org
www.21luglio.org

Presentato il rapporto "Mia madre era rom" sulle adozioni dei minori rom

Alcuni partecipanti del convegno "Mia madre era rom"

Alcuni partecipanti del convegno “Mia madre era rom”


Le cronache degli ultimi giorni hanno riportato prepotentemente alla ribalta lo stereotipo infondato dei “rom che rubano i bambini”, generando un clima di isteria collettiva nei confronti dell’intera comunità rom. È in atto però un fenomeno inverso, rimasto finora ben lontano dall’enfasi mediatica: un flusso sistematico e istituzionalizzato di minori rom che vengono “strappati” alle proprie famiglie e affidati in adozione alle famiglie non rom. Continua a leggere

Presentato il rapporto "Mia madre era rom" sulle adozioni dei minori rom

Alcuni partecipanti del convegno "Mia madre era rom"

Alcuni partecipanti del convegno “Mia madre era rom”


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Le cronache degli ultimi giorni hanno riportato prepotentemente alla ribalta lo stereotipo infondato dei “rom che rubano i bambini”, generando un clima di isteria collettiva nei confronti dell’intera comunità rom. È in atto però un fenomeno inverso, rimasto finora ben lontano dall’enfasi mediatica: un flusso sistematico e istituzionalizzato di minori rom che vengono “strappati” alle proprie famiglie e affidati in adozione alle famiglie non rom. Continua a leggere

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