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È stato promulgato il quadro strategico nazionale per l’uguaglianza, l’inclusione e la partecipazione dei rom in Italia

Associazione 21 luglio, insieme a  Consorzio Nova, Fondazione Romanì, Casa della Carità, Arci Solidarietà Onlus e Associazione Rom Sinti Prato hanno coordinato il lavoro di monitoraggio della Strategia nazionale di inclusione di Rom, Sinti e Caminanti.

Il testo è stato approvato dalla Comunità Europea a maggio di quest’anno.

È possibile leggere il rapporto cliccando qui

 

A “Casa di Toy”, dove le diversità sono una ricchezza

Jemina e Manuela, educatrici di “Casa della Comunità Speranza” raccontano la ripresa delle attività a Mazara del Vallo!

“Casa di Toy” ha riaperto le porte da metà settembre. Le mamme, le sorelle maggiori e i bambini sono tornati a riempire di gioia e di vivacità la Play Hub condividendo insieme le esperienze estive.

A “Casa di Toy” ogni bimbo si sente in famiglia, ha confidenza con le regole, gli spazi e i giochi. Ognuno sa che è un luogo accogliente verso tutti, le diversità non sono un problema, anzi. Chi arriva per la prima volta e parla una lingua diversa o non ha lo stesso colore della pelle, viene accolto con entusiasmo e attraverso il gioco nasce l’amicizia.

Per far crescere ancor di più il clima di famiglia che si respira a “Casa di Toy” una “gran super mamma” che frequenta il nostro spazio fin dalla sua nascita, ha deciso insieme alle operatrici Jemina e Manuela, di festeggiare il compleanno della figlia con tutti gli amici della Play Hub, tra palloncini, dolci, giochi e tanta allegria.

Tante le nuove iscrizioni che fanno ben sperare in un nuovo anno ricco di laboratori, giochi e amicizie da condividere!

FOTO – Storie Cucite a Mano, Roma

Storie cucite a mano è un progetto che dà voce alle storie delle bambine e dei bambini e offre loro la possibilità di riscriverle. Come? Attraverso laboratori, workshop, spettacoli teatrali e tanto altro.

Ne abbiamo parlato all’Istituto Comprensivo “Giovanni Palombini” di Rebibbia, teatro di gran parte delle nostre attività.

Con noi, oltre i bambini e i loro genitori, anche le associazioni responsabili del progetto a Moncalieri e Lecce.

All’appuntamento ha preso parte Carlo Borgomeo, presidente dell’impresa sociale Con i Bambini.

 

Periferie a teatro, il “biglietto sospeso” di Associazione 21 luglio per Tor Bella Monaca e Rebibbia

Che sia un capolavoro shakespeariano, un’opera omerica o uno spettacolo di arte contemporanea non importa, quello che conta davvero è lasciarsi trasportare dalla magia del teatro dove finzione e realtà convergono per poi allontanarsi di nuovo. E se a vivere un’esperienza così sono donne, uomini e bambini che, normalmente non potrebbero acquistare un biglietto di ingresso, allora la storia ha tutto un altro sapore.

Il “biglietto sospeso” grazie al progetto “Storie cucite a mano”

È questa la particolarità del “Biglietto sospeso” il progetto che porta le periferie di Roma a teatro, e nello specifico Tor Bella Monaca e Rebibbia: già luoghi scelti per attività di inclusione da 21 luglio. Sono tante le famiglie che, fino ad ora, da alcune delle periferie più disagiate della città, hanno usufruito dell’attività organizzata all’interno del progetto “Storie cucite a mano” selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il progetto, diffuso a Moncalieri, Roma e Lecce, è incentrato sulla prevenzione del disagio e sulla promozione del benessere per bambine e bambini di età compresa tra i 5 e i 14 anni e per le loro famiglie.

Signori, si va in scena!

Si apre il sipario e in un attimo ci si ritrova nella Scozia medioevale insieme con Macbeth e il suo amico Banquo che di ritorno da una battaglia si imbattono nell’incontro con tre streghe pronte a predire loro un futuro pieno di imprevisti e colpi di scena tra destino e libero arbitrio. È il “Macbeth Rock Opera” che la compagnia diretta da Ermanno Manzetti ha messo in scena al Teatro Tor Bella Monaca, situato nell’omonimo quartiere di Roma, la prima opera teatrale che Associazione 21 luglio ha scelto per avviare il progetto del “biglietto sospeso”.

Come funziona la donazione e chi ne beneficia

Associazione 21 luglio Onlus mette a disposizione un biglietto di ingresso per tutti coloro che non possono sostenerne i costi. Gli assegnatari vengono selezionati tra gli iscritti al programma secondo alcuni criteri, tra questi luogo e data di svolgimento degli eventi individuati, tipologia, numero di posti disponibili, partecipazione a eventi precedenti. Per garantire la partecipazione al maggior numero di richiedenti sarà data la priorità a coloro che in precedenza non hanno usufruito del “biglietto sospeso”.

Il progetto Storie Cucite a Mano è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. Info su www.conibambini.org.

Per maggiori informazioni scrivere a roma@storiecuciteamano.it

 

biblioteca del giocattolo.

Biblioteche del giocattolo a Roma e Mazara: il primo mese di vita

Giardinaggio urbano, origami, laboratori di maschere: la biblioteca del giocattolo a Roma, così quella di Mazara del Vallo, compiono il loro primo mese di vita.

La toy library di Roma

«Quando possiamo tornare?» chiede Marta alle educatrici presenti presso la biblioteca del giocattolo di Cubo Libro, nel quartiere di Tor Bella Monaca.
Siamo a Roma, in uno dei quartieri della periferia urbana. È qui che è stato inaugurato il 20 gennaio scorso, uno spazio di contrasto alla povertà educativa, in cui adulti e bambini possano accedere gratuitamente a giocattoli, libri e attività ludiche. Marta è la mamma di uno dei 17 minori che ad oggi frequentano la biblioteca del giocattolo romana. I bambini, dai 10 mesi di vita ai 10 anni, vivono con entusiasmo e meraviglia i momenti offerti dalla biblioteca del giocattolo.
«Che magia!», esclama a fine giornata Gioele, un bambino di 6 anni, incantato dall’origami che ha appena terminato di realizzare con l’aiuto di educatori attenti e qualificati.

La toy library di Mazara

«Figo questo posto!» esulta Serena – 10 anni – appena varca la soglia dell’altro spazio TOY, quello della Casa della Comunità Speranza a Mazara del Vallo. Qui, presso la biblioteca del giocattolo, i minori iscritti sono 14.
«Che belle modalità educative», afferma Teresa, una delle mamme presenti, riferendosi all’approccio ludico tramite cui gli educatori trasmettono ai minori senso civico, il rispetto per l’altro, l’amore per i libri.
«Biblioteca del giocattolo» racconta Francesca Petrucci, coordinatrice del progetto TOY for inclusion «vuol dire opportunità di incontro e scambio tra piccoli e grandi, di tutte le origini, attraverso la spensieratezza e la leggerezza del gioco. Vuol dire senso di comunione nel quartiere, di appartenenza, di inclusione. Per tutti, per coloro che non hanno la possibilità di acquistare giochi, per i più curiosi, per chi ama condividere, per chi pensa che la cultura possa cambiare la vita delle persone».
Per maggiori informazioni:
SCARICA LA LOCANDINA – MAZARA DEL VALLO
SCARICA LA LOCANDINA – TOR BELLA MONACA, ROMA

IL PROGETTO TOY IN EUROPA
IL PROGETTO TOY IN ITALIA
 

Empowerment

Empowerment e sostegno per l'inclusione

Il presente caso studio (“Rom: empowerment e sostegno per l’inclusione“) si focalizza su due progetti, Sar San e Stop all’Apartheid dei rom! (poi proseguito come Aver Drom) implementati da Associazione 21 luglio (Roma) e dalla Cooperativa sociale ABCittà (Milano). I due progetti sono complementari uno con l’altro: Sar San, radicato nella vasta zona periferica est di Roma, si è concentrato, all’interno del grande tema del contrasto alle povertà, sul creare pre-condizioni favorevoli all’inclusione sociale di famiglie rom in disagio abitativo attraverso la promozione di un nuovo dialogo con la realtà circostante, dalle scuole, ai quartieri, alle istituzioni e sull’attivazione di percorsi di empowerment per bambini e adulti. Il progetto ha promosso la creazione di Community Hub “Casa Sar San” come luoghi di ibridazione da cui generare azioni per un ampio mix di utenza locale, Stop all’Apartheid dei rom! (cominciato nel 2013 e trasformato in Aver Drom nel 2015)  si è completamente dedicato all’implementazione di attività di advocacy a livello locale e nazionale.
Il caso studio dimostra chiaramente da un lato l’urgenza di un intervento, dall’altro quanto sia impegnativo lavorare in un contesto politicamente ed economicamente ostile, caratterizzato da pratiche discriminatorie e ghettizzanti nei confronti delle comunità rom. Il progetto è inoltre ulteriore dimostrazione di quanto sia importante sviluppare azioni dirette a tutelare i diritti umani e dell’infanzia e ad aumentare la consapevolezza nell’intera società sull’importanza dell’inclusione dei bambini rom e delle loro famiglie.
SCARICA IL CASE STUDY

 
 
 

Si ringrazia Orsetta Spinola per la traduzione dall’inglese del Caso Studio.

Inclusione in Italia: il quarto ciclo di monitoraggio del Consiglio d'Europa

Nuove raccomandazioni dal Consiglio d’Europa sul tema dell’inclusione. È stata pubblicata la risoluzione CM/ResCMN(2017)4 del Comitato Consultivo della Convenzione Quadro per la Protezione delle Minoranze Nazionali, con riferimento alle condizioni di vita delle comunità rom e sinte che vivono in Italia in emergenza abitativa.
La Convenzione Quadro aveva svolto nel 2014 il quarto ciclo di monitoraggio sull’Italia con la facilitazione di Associazione 21 luglio nell’ex centro di accoglienza per soli rom di via Salaria (chiuso il 1 agosto del 2016) e nella baraccopoli formale di via Salone, concentrando la propria attenzione sulle istanze relative alla protezione e alla parità di trattamento di queste comunità nel nostro Paese.
Il primo punto della lista che secondo la Convenzione Quadro richiede azioni urgenti è il superamento dei «cosiddetti “campi nomadi” sia autorizzati sia informali – si specifica – per garantire l’accesso a un alloggio adeguato e l’inserimento dei bambini nel sistema scolastico ordinario, adottando misure incisive per combattere il fenomeno del precoce abbandono scolastico».  I dati raccolti da Associazione 21 luglio nell’ultimo rapporto sull’infanzia, mostrano infatti un quadro impietoso della situazione in Italia, che condanna questi minori a un’esistenza segnata fin dalla nascita. In un caso su 5, un bambino delle baraccopoli non avrà accesso al sistema scolastico e solo l’1% arriverà a frequentare le scuole superiori (Uscire per Sognare, novembre 2016).
A seguire, tra le misure urgenti menzionate nel documento per favorire l’inclusione di questa comunità nel nostro Paese, la Convenzione Quadro ha anche sottolineato l’importanza di rafforzare il ruolo dell’UNAR (Ufficio Nazionale Anti discriminazioni Razziali) garantendone l’indipendenza e quindi la maggiore efficienza.

Governo: a Franca Biondelli deleghe su politiche sociali

deleghe politiche sociali

Franca Biondelli, sottosegretario al Lavoro nel Governo Renzi.


[tfg_social_share]Il sottosegretario al Lavoro Franca Biondelli ha ricevuto dal Ministro al Lavoro Giuliano Poletti e dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi le deleghe su politiche sociali, inclusione, immigrazione, integrazione e famiglia.
Nell’ambito delle sue funzioni, la deputata del Partito Democratico si occuperà anche delle politiche nei confronti delle comunità rom e sinte in Italia e dell’attuazione della Strategia Nazionale di Inclusione di Rom, Sinti e Caminanti, il piano 2012-2020 approvato dal Governi italiano nel febbraio 2012 in attuazione della Comunicazione n.173/2011 della Commissione Europea.
«Con il conferimento delle deleghe su politiche sociali, inclusione e integrazione, giunto con inspiegabile ritardo rispetto alla nascita del nuovo Governo Renzi, coltiviamo la speranza che l’attuale esecutivo possa ora impegnarsi per dare una svolta netta alle politiche adottate dall’Italia negli ultimi trent’anni verso rom e sinti – è il commento dell’Associazione 21 luglio -. Al sottosegretario Franca Biondelli spetta ora l’importante compito di favorire una decisiva accelerazione nel processo di attuazione della Strategia Nazionale d’Inclusione. Per questo le auguriamo, fin da subito, un ottimo lavoro».

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