Associazione 21 luglio diffida Marchini: discorsi stereotipati favoriscono la discriminazione
Associazione 21 luglio ha inviato una lettera di diffida al candidato sindaco di Roma Alfio Marchini, in seguito ad alcune dichiarazioni rilasciate lo scorso 26 febbraio durante un’intervista al quotidiano la Repubblica relativamente alla cosiddetta “questione rom”.
«Io dico che sono delle persone per la grandissima parte che proprio per la loro identità hanno una difficoltà di integrazione» – ha asserito Alfio Marchini – «Non vogliono farlo. Quando io sento cose sublimi tipo “facciamoli integrare”, quelle persone sono persone che volente oppure nolente hanno una loro identità forte e quindi non chiedono l’integrazione, sono orgogliose del loro status».
L’Osservatorio 21 luglio, che ha il compito di monitorare i principali canali di informazione per segnalare eventuali dichiarazioni incitanti all’odio e alla discriminazione, ha evidenziato come affermazioni di questo tipo incoraggino e favoriscano la diffusione di pregiudizi razziali legati ad una visione stereotipata e negativa tout court delle comunità rom e sinte.
Nella lettera si ricorda la responsabilità dei rappresentanti della politica, specie in campagna elettorale quando si raggiunge un pubblico ancora più ampio, a evitare ogni forma di discriminazione razziale e a contrastare la diffusione di pregiudizi basati su caratteristiche etniche oltre che di idee che potrebbero incitare all’odio o a sentimenti di intolleranza e xenofobia. Questi principi sono sanciti dall’Articolo 1 della Dichiarazione sulla razza e sui pregiudizi razziali, adottata il 27 novembre 1978, che afferma proprio come la diversità sia un diritto dell’individuo e dei gruppi e non possa in alcun modo costituire un pretesto per pregiudizi razziali o discriminazione.
La libertà di manifestare il proprio pensiero, protetta dall’articolo 21 della Costituzione, trova un limite dove iniziano i diritti inviolabili dell’uomo, come il diritto d’uguaglianza – anch’esso riconosciuto nella Costituzione – che è il presupposto indispensabile per il riconoscimento della dignità umana e la non discriminazione.
Associazione 21 luglio conclude, quindi, con l’invito a porre una maggiore attenzione nei messaggi veicolati nelle dichiarazioni pubbliche, desistendo dal continuare a rilasciare affermazioni di potenziale incitamento alla discriminazione, all’odio e all’intolleranza.
Foto di: Formiche.net