Biblioteca vivente, buona la prima!
“Questa iniziativa dovrebbe essere un esempio da ripetere in tutta Italia”. A parlare è un passante che nella mattina di domenica si è ritrovato nel bel mezzo della biblioteca vivente, in centro città a Roma, in piazza Madonna di Loreto. REYN Italia in collaborazione con Associazione 21 luglio ha organizzato, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, un appuntamento di Biblioteca vivente intitolato “Un libro non si giudica dalla copertina!”. L’obiettivo dell’iniziativa è stato decostruire i pregiudizi e avviare un dialogo di inclusione attraverso le testimonianze di donne e uomini rom che hanno raccontato episodi della loro infanzia, caratterizzati da discriminazione.
I libri umanni provenienti da tutta Italia
I “libri umani” sono giunti a Roma da tutta Italia: Pisa, Cosenza, Mazara del Vallo, hanno indossato una maglietta gialla e sotto la pioggia battente, hanno raccontato pezzi di vita, storie vissute con l’orgoglio e la tenacia di chi ha superato momenti bui e difficili. A supportare l’impegno di Dzemila, Dolores, Senad, Enzo, Nedzad, Clelia, Ahmet e Miriana, un bibliotecario che ha presentato ai passanti il catalogo della biblioteca fatto di titoli (principalmente provocatori), sinossi e autori. Con loro anche un “dizionario umano” pronto a fornire informazioni sulla storia recente, non solo del nostro Paese.
La biblioteca vivente dal centro alla periferia
Nel pomeriggio la biblioteca vivente si è trasferita in periferia, a Tor Bella Monaca, presso il centro commerciale “Le torri”. Anche qui, adulti e ragazzi hanno ascoltato le storie dei libri viventi, hanno guardato le immagini dei “libri illustrati” e fatto i conti con i pregiudizi e le discriminazioni ascoltando “libri fotocopiati” raccontati da chi vive molto da vicino storie di emarginazione. “Conoscevo queste storie ma dal vivo è un’altra cosa, è come conoscere la guerra per sentito dire, ma poi se ci si ritrova dentro la percezione cambia” ha commentato un altro passante.
Raggiunte oltre 60 persone
L’evento patrocinato da UNAR, Regione Lazio e Fondazione Migrantes, ha riscosso un buon successo di pubblico. I libri umani nell’arco dell’intera giornata hanno incontrato oltre 60 persone: donne e uomini detentori di un’idea sulla comunità rom che dopo domenica hanno modificato in profondità la loro visione delle cose.